Economia

Piazza Affari, il verde diventa più intenso a metà seduta

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(Teleborsa) – Piazza Affari procede in frazionale rialzo, dopo un’avvio di giornata che aveva visto i listini italiani poco al di sopra della linea di parità. La borsa milanese si abbina al verde delle principali borse europee, che ampliano i guadagni di inizio seduta. Gli investitori rimangono comunque in attesa di alcuni dati macro statunitensi previsti nell’agenda di oggi pomeriggio. Intanto, segnali incoraggianti arrivano dai Future USA che in frazionale rialzo lasciano presagire un avvio positivo per la borsa di Wall Street. Sul mercato valutario, l’euro oggi mostra i muscoli nei confronti del biglietto verde. Il cross eur/usd viaggia al momento a 1,3782 dollari dopo aver raggiunto un massimo intraday a 1,38 usd. La moneta di Eurolandia, già tonica in avvio giornata è stata spinta ulteriormente al rialzo dopo il dato migliore del previsto sulla produzione industriale della Zona Euro, nel mese di gennaio. I riflettori ora rimangono puntati su i dati macro in arrivo nel pomeriggio dagli Stati Uniti, fra cui le vendite al dettaglio di gennaio, il sentiment preliminare della fiducia dei consumatori a marzo elaborata dall’Università del Michigan e le scorte commerciali di gennaio. Tra gli indici milanesi, il FTSE All-Share continua la seduta con un +0,54% mentre il FTSE MIB sale dello 0,64%. Il FTSE IT Mid Cap guadgna lo 0,47%. In salita, anche, il FTSE IT Star che avanza dello 0,26%. Prevalenza di frecce verdi nel principale paniere, con i bancari che si mostrano frizzanti. La migliore del comparto è il Banco Popolare, seguito a breve distanza da Unicredit e Intesa San Paolo. Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo (Biis), istituto attivo nel public finance del gruppo Intesa Sanpaolo, apre una sede a Istanbul, in Turchia. Lo si legge su Milano Finanza di oggi, che riporta le parole di Mario Ciaccia, AD di Biis che dichiara “la scelta si basa su considerazioni legate alle potenzialità di sviluppo del Paese e sulla possibilità di utilizzare la nuova sede come avamposto per i mercati asiatici in generale”. Fiat accende i motori, ma ritorna sui suoi passi dopo un avvio che l’aveva vista in cima al FTSE Mib. Oil a due velocità con Saipem in frazionale rialzo. Fa meglio Tenaris. In discesa Eni, che è la peggiore del principale listino. Ieri, l’azienda del cane a sei zampe ha rivisto al ribasso l’utile netto consolidato 2009, a 4,367 miliardi di euro da 4,617 miliardi del preconsuntivo dopo l’annuncio dell’accantonamento al fondo contenziosi legali per la controversia relativa al consorzio TSKJ in nigeria. Stamane Eni ha presentato il piano industriale 2010-2013, confermando la propria strategia di crescita della produzione di idrocarburi con un tasso di incremento medio annuo di oltre il 2,5% nel periodo. Oltre i quattro anni di piano, Eni prevede di mantenere un elevato tasso di crescita produttiva, con un incremento medio annuo oltre il 2% fino al 2016. Si legge nella nota diffusa dall’azienda. Ma tutto questo sembra non aver convinto gli analisti che lo ritengono un piano non particolarmente ambizioso. Richiesta CIR che ieri ha annunciato di aver chiuso il 2009 con utile netto in salita. Il gruppo CIR ha archiviato il 2009 con un utile netto consolidato di 143,4 milioni di euro, in crescita di oltre il 50% rispetto al 2008. Sul completo, in grande spolvero Azimut, dopo i conti del 2009. Denaro anche su Dada che sorride ai conti 2009 e alla conferma delle stime sui ricavi per il 2010. Stessa intonazione per Yoox dopo buoni risultati del 2009 annunciati ieri. L’utile netto consolidato del gruppo è passato dai 2,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2008, ai 4,1 milioni di Euro a fine 2009 con una crescita del 70,6%.