Economia

Piazza Affari il rosso è più intenso a metà seduta

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(Teleborsa) – Il rosso si fa più intenso nella metà seduta di Piazza Affari. Il listino milanese che, già in avvio giornata, era proteso dalla parte delle vendite, non fa altro che seguire quello che è l’andamento delle principali borse del Vecchio Continente. Ad Eurolandia, ancora una volta il debito greco torna a preoccupare gli investitori che si muovono sull’onda della precaria sitazione finanziaria della penisola ellenica. Intanto, la debolezza proviene anche d’oltreocano dove i derivati a stelle e strisce in frazionale ribasso lasciano intravedere un avvio sottotono per la borsa di Wall Street da dove si attende di vedere la reazione degli investitori alla riforma sanitaria approvata ieri dalla Camera statunitense. Sul mercato valutario, la moneta unica si mostra debole nei confronti del biglietto verde scambiando a 1,3512 dollari. Riflettori puntati su Bruxelles dove il Presidente della BCE, Jean Claude Trichet interverrà oggi davanti alla Commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo. Debole il prezzo del petrolio con il Wti che scende sotto gli 80 dollari al barile. Dal fronte macro, stamane, non c’è stato nessun dato macroeconomico europeo di particolare rilevanza. Nel pomeriggio dagli Stati Uniti sarà diffuso l’indice di febbraio sull’attività economica nazionale elaborato dalla Fed di Chicago. Tra gli indici milanesi, il FTSE All-Share continua la giornata con un un calo dell’1%, mentre il FTSE MIB scivola dell’1,08%. In rosso anche, il FSTE IT Mid Cap che arretra dell’1,01%. In frazionale ribasso ail FTSE IT Star con un decremento dello 0,46%. Le frecce rosse la fanno da padrone sul principale listino. Tra i bancari in pole position Ubi Banca che, già dall’avvio è la migliore del FTSE MIB. Sabato scorso l’istituto bancario ha annunciato risultati trimestrali solidi con un utile netto che nel 2009 risulta più che triplicato battendo le attese. Tra le peggiori del listino c’è Intesa Sanpaolo, che venerdì scorso ha svelato i conti del 2009 con un utile netto normalizzato di 2,591 miliardi, in calo del 28,4% con il CdA che ha prospettato un ritorno del dividendo. Il gruppo bancario, inoltre ha annunciato la costituzione di Fideuram Vita. In rosso Impregilo, che ritorna sui suoi passi, dopo i guadagni dell’avvio,quando è stata galvanizzata dalla notizia di aver rafforzato la sua presenza in Libia con un contratto da 285 milioni. Il gruppo, attraverso la Impregilo Lidco ha finalizzato con l’ODAC un un contratto per la realizzazione di una Conference Hall a Tripoli. In retromarcia la Fiat, che perde oltre il 2% facendo molto peggio del comparto europeo di settore. Ubs ha deciso di tagliare il target price dl Lingotto a 10 euro da 11 euro. Energia in rosso, con Saipem e Tenaris sull’onda delle vendite. In frazionale ribasso Eni. Luce rossa anche per Enel. Non ha aiutato a risollevare le sorti dell’azienda energetica la notizia che Enel Green Power, società del gruppo Enel che si occupa delle energie rinnovabili, è entrata a far parte del progetto Desertec aderendo alla joint venture Desertec Industrial Initiative. Lo scopo è quello di fornire il 15% del fabbisogno elettrico europeo da fonti rinnovabili entro il 2050. Aderiscono a DII anche il gestore della rete elettrica spagnola Red Electrica, Nareva Morrocan group di nazionalità marrocchina e la statunitense First Solar. In rosso Azimut da oggi nell’indice FTSE Mib al posto di Mondadori che sale frazionalmente. Sul completo, brillante Sorin che è rimasta in pre-asta fino alle ore 12:30. Il titolo era stato sospeso in attesa di nota. In un comunicato, la società ha annunciato di aver ricevuto da un consorzio di investitori la richiesta di avvio di una due diligence per valutare un’eventuale promozione di un’offerta pubblica di acquisto volontaria sull’intero capitale della società. Cell Therapeutics, invece è ancora sospesa in attesa di nota.