Economia

Piazza Affari: ecco quanto vale rispetto al PIL

A fine 2024 il valore della capitalizzazione di Borsa Italiana è pari a 836 miliardi di euro così come emerge dal Bollettino statistico relativo al secondo semestre del 2024 e pubblicato dalla Consob.

Un valore che, a detta dell’Autorithy, comprende i dati di EGM, la piattaforma multilaterale di negoziazione costituita come mercato non regolamentato per le piccole e medie imprese, così come quelli relativi al sistema multilaterale di negoziazione Vorvel, dove sono scambiati prevalentemente i titoli di alcune banche di minori dimensioni, tra cui popolari e casse di risparmio.

Consob: rapporto Pil/Piazza Affari sale al 38,1%

Andando nel dettaglio dei dati snocciolati dalla Consob emerge che, alla fine del 2024, il rapporto tra la capitalizzazione di Piazza Affari e il PIL, è cresciuto al 38,1% dal 37,5% di fine 2023.

Il valore complessivo di mercato delle azioni in Piazza Affari a fine 2024 (836 miliardi di euro) risulta in crescita del 4% rispetto alla fine dell’anno precedente (+12% l’incremento registrato dalle società quotate italiane). Forte balzo dei volumi scambiati sia per i titoli azionari che per i titoli di Stato italiani, che hanno registrato un incremento su base annua, rispettivamente, del 17% e del 77%.

Il numero di società negoziate sull’Euronext Growth Milan (Egm) raggiunge il numero di società quotate vigilate dalla Consob sul listino principale (Exm, Euronext Milan). In salita inoltre del 17% (656 miliardi di euro rispetto ai 562 miliardi del 2023) il controvalore degli scambi di azioni di società quotate vigilate dalla Consob sulle piattaforme nazionali. In aumento (+77%) il volume delle negoziazioni su titoli di Stato italiani. Il controvalore dei bond governativi passati di mano sulle piattaforme italiane invece è salito nell’anno a 8.007 miliardi di euro dai 4.512 dell’anno precedente. Aumentano gli scambi di obbligazioni di emittenti italiani diverse dai titoli di Stato (+5%) e gli scambi di strumenti derivati cartolarizzati (+44%).

Lieve aumento delle posizioni nette corte (Pnc), l’indicatore che rileva l’andamento delle vendite allo scoperto su azioni quotate italiane, salite a fine dicembre a 1,2% della capitalizzazione totale (dallo 0,8% di un anno prima). Per le società del settore finanziario il dato si conferma allo 0,8%.

Borsa Italiana: continua trend uscita

Ma rovescio della medaglia, prosegue la tendenza delle società ad uscire dal listino, fenomeno che contraddistingue non solo il listino domestico, ma tutti i mercati finanziari maturi in Europa e nel Nordamerica. In particolare, risulta negativo (-15) il saldo tra entrate e uscite sul listino principale, Euronext Milan. A fronte di due new entry si registrano diciassette delisting, di cui due società estere.

Sale, invece, a 209 il numero delle imprese con titoli negoziati sull’Egm, con un saldo positivo tra entrate e uscite (+7): viene così raggiunto, per la prima volta, il numero delle imprese quotate vigilate sull’Exm.

Complessivamente, scende a 434 il numero totale delle società quotate (vigilate) o negoziate al 31 dicembre su Exm, Egm e Vorvel. Di queste sono 419 le società italiane (erano 428 a fine 2023).