– Roma, 22 giu – La vertenza sulle pensioni si sposta da Palazzo Chigi alle fabbriche. Secondo dati forniti in serata dalla Fiom, oggi in oltre 300 aziende metalmeccaniche di tutta Italia si sono svolte da una a otto ore di sciopero. L’epicentro è stata sicuramente la provincia di Brescia, una delle più industrializzate del Paese. Sono almeno 65 i siti produttivi in cui il lavoro si è interrotto oggi per 2 ore. Tra queste, aziende assai note come Beretta, Alfa Acciai, Ferrosider, Eredi Gnutti, Redaelli, Camozzi, Camping Gaz, Lonati, Metalfer, Metalsystem, Gnutti Carlo, Italfond, Italghisa, Italpresse, E.F.Automotive, Stefana, e Trw. Le richieste: abolire il cosiddetto “scalone”, mantenere gli attuali coefficienti di sostituzione, rivalutare le pensioni a partire da quelle più basse, assumere misure per migliorare il futuro pensionistico delle generazioni più giovani, separare l’assistenza dalla previdenza.
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