Società

PARMACRACK, FALSE VOCI SUL SUICIDIO DI TANZI

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Giornate decisive per lo scandalo Parmalat. E’ un clima di svolta quello che si respira al quarto piano della cittadella giudiziaria milanese dove i tre inquirenti stanno terminando gli ultimi atti utili per procedere alla richiesta di giudizio immediato per i primi indagati del caso.

La giornata di oggi è stata segnata da un continuo rincorrersi di false voci su un suicidio di Calisto Tanzi in carcere. La “bufala” sarebbe arrivata via e-mail e ben presto si sarebbe amplificata. A nulla sono servite le smentite. Al punto che alla cittadella giudiziaria milanese si valuta l’apertura di un’inchiesta su una falsa notizia messa in giro da qualcuno alla vigilia di una fase decisiva dell’inchiesta, quella che presto vedrà banche e banchieri indagati per aggiotaggio nell’indagine milanese avviata su Parmalat. L’ ex patron di Parmalat, che è in carcere a San Vittore dal 27 dicembre, ha spiegato uno dei suoi legali, l’avvocato Fabio Belloni che come ogni giorno gli ha fatto visita, “era molto amareggiato soprattutto per certi titoli pesanti apparsi su alcuni quotidiani”.

Nel frattempo, venerdì prossimo, sarà depositata la memoria sulla questione della competenza della Procura di Milano per il reato di aggiotaggio, firmata dai pm Francesco Greco, Eugenio Fusco e Carlo Nocerino che indagano sul crac Parmalat, mentre dovrebbe anche essere una questione di ore l’iscrizione nel registro degli indagati di banchieri e banche i cui nomi, certamente, saranno criptati. Già domani i magistrati milanesi potrebbero chiudere il cerchio attorno a istituti di credito e funzionari, di medio e di alto livello, che avrebbero “avuto una condotta agevolatrice dell’aggiotaggio”,accompagnando con responsabilità precise la crescita drogata, così come la sua permanenza, dei titoli sul mercato.

Non a caso nell’interrogatorio di oltre cinque ore
della procura di Parma nei confronti di Fausto Tonna, l’ex direttore finanziario della Parmalat, si è parlato anche di banche. Domani l’ex direttore finanziario della Parmalato tornerà a Collecchio per una nuova ispezione fiscale.