Economia

Oro, perchè le sue riserve sono importanti per le nazioni?

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L’oro ha rappresentato per secoli uno strumento per la misura del valore dei beni e per questo motivo è stato utilizzato come mezzo di pagamento in molte antiche civiltà. Questa sua proprietà è legata alla scarsità dell’oro, che è un elemento molto raro in natura. Secondo le più recenti analisi, fino ad oggi sono state estratte circa 183.600 tonnellate, mentre ne resterebbero ancora circa 50.000 da estrarre, con una riduzione costante del numero di nuove miniere.

L’oro è un efficace strumento di copertura contro eventi avversi. Il prezzo del metallo prezioso tende infatti ad aumentare nei momenti in cui gli operatori finanziari percepiscono un alto livello di rischio, come durante escalation militari o crisi finanziarie. In questi scenari, gli strumenti finanziari con un alto livello di rischio, come le azioni, tendono a registrare consistenti ribassi, mentre l’oro tende ad aumentare di prezzo. Pertanto, la presenza di un adeguato ammontare di oro nei portafogli finanziari garantisce una protezione contro situazioni rischiose.

Inoltre, l’oro garantisce un presidio contro eccessivi aumenti dell’inflazione, poiché tende a preservare il proprio valore nel tempo. Inoltre, a differenza delle valute, il metallo giallo non può essere svalutato o perdere valore in caso di crisi di fiducia. In questo senso, in situazioni di crisi valutarie, una banca centrale può utilizzare l’oro come garanzia per ottenere prestiti o vendere sul mercato per acquistare la valuta domestica e sostenerne il valore.

Tuttavia, l’oro comporta anche costi finanziari, come la conservazione in termini di sicurezza e custodia, e non garantisce alcun interesse. Va considerato, tuttavia, che altri titoli di debito con proprietà di copertura simili sono anch’essi caratterizzati da un elevato livello di rischio.

Classifica delle maggiori riserve d’oro

I più grandi detentori di oro sono gli Stati Uniti con 8.133 tonnellate, seguiti da Germania e Italia messe assieme. Tuttavia, nonostante sia l’ottava economia più grande del mondo in termini di Pil, l’Italia ha la terza riserva monetaria aurea a livello mondiale con 2.452 tonnellate. Francia, Russia e Cina seguono subito dopo con riserve che superano le 2.000 tonnellate. Durante l’anno della pandemia, 2020, i paesi che hanno aumentato di più le proprie riserve auree sono stati Turchia e India con un incremento rispettivamente di 45,5 e 41,6 tonnellate. Altri paesi che hanno aumentato la loro quantità d’oro sono Emirati Arabi (35,1 tonnellate), Russia (27,3 tonnellate) e Qatar (14,4 tonnellate).