In una rabbiosa conferenza stampa a Redwood Shores, nel cuore della Silicon Valley in California, Lawrence Ellison, presidente e fondatore di Oracle, ha rivendicato la decisione di assoldare degli investigatori privati per spiare Microsoft definendola “un dovere civico”.
“Abbiamo solo cercato di ottenere informazioni che venivano occultate e di portarle alla luce – ha detto Lawrence – abbiamo svolto un servizio pubblico”.
Ieri sera un portavoce di Microsoft aveva commentato la notizia delle attivita’ di spionaggio organizzate da Oracle un’infamia e un tentativo di approfittare dello scontro fra la societa’ e il dipartimento di Giustizia Usa.