di Michaël Lok Group CIO e Co-CEO Asset Management di UBP

Dove guardare nell’azionario adesso secondo Ubp

Sebbene retrospettiva, la stagione degli utili del primo trimestre è stata solida, con una crescita del 13,4% (il 90% delle società dell’S&P 500 ha pubblicato i propri risultati), ben al di sopra del 7,1% previsto all’inizio della stagione.

Alla luce dei recenti sviluppi positivi nei negoziati commerciali (e quindi del calo del rischio di recessione), i settori che hanno registrato i risultati più deludenti da inizio anno (tecnologia e beni di consumo discrezionali) potrebbero beneficiare del miglioramento del sentiment di mercato. A questo proposito, abbiamo alzato il rating del settore dei beni di consumo discrezionali e confermato quello del settore tecnologico, alla luce del declassamento delle valutazioni da inizio anno, dei risultati del primo trimestre migliori del previsto e, soprattutto, delle prospettive rassicuranti per il futuro

Abbiamo inoltre abbassato il rating del settore energetico a seguito della decisione dell’Opec di aumentare l’offerta, oltre al downgrade del settore sanitario effettuato il mese scorso. Per quest’ultimo, permangono incertezze non solo riguardo alle tariffe, che devono ancora essere annunciate, ma anche a causa dei recenti cambiamenti all’interno della Food & Drug Administration (FDA) e dell’intenzione dichiarata dal presidente Trump di esercitare una pressione al ribasso sui prezzi dei farmaci.

A livello regionale, abbiamo ridotto le nostre convinzioni sui titoli azionari svizzeri dopo la loro recente sovraperformance in USD rispetto alle azioni globali. I titoli azionari svizzeri hanno beneficiato del prevalente clima di avversione al rischio e dell’apprezzamento del franco svizzero, entrambi fattori che potrebbero non persistere nel breve termine. Inoltre, la forte esposizione dell’indice al settore sanitario potrebbe impedire ulteriori guadagni.

In attesa di maggiore chiarezza sui negoziati commerciali, abbiamo adottato un approccio attendista con un’allocazione azionaria neutra, evitando scommesse significative su regioni o stili specifici nei nostri portafogli.