Economia

Opening Bell: rintocchi stonati, fanno eco i dati macro

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(Teleborsa) – Partenza debole per la borsa di Wall Street, come peraltro attesa anticipata dall’andamento sottotono evidenziato dai derivati statunitensi. Poco entusiasmante, anche il panorama europeo, con la crescita del Pil Cinese nel quarto trimestre, sopra le attese, che è non bastato a diffondere fiducia tra gli operatori, prudenti in una giornata ricca di dati macro. L’Empire State, che misura le condizioni del settore manifatturiero, è risultato migliore del previsto. L’indice infatti ha evidenziato una salita ad aprile attestandosi a 31,9 punti, contro i 22,9 di marzo e superiore ai 24 punti indicati dagli analisti. Si ricorda che un livello del dato superiore/inferiore allo 0 indica che la maggior parte delle compagnie riportano miglioramenti/peggioramenti delle condizioni. Ancora delusioni invece giungono dal mercato del lavoro, con le nuove richieste di sussidio alla disoccupazione che si attestano a 484 mila in aumento di 24.000 unità e nettamente superiori alle 440 mila stimate dal consensus. Cattive notizie anche dal fronte immobiliare, con un aumento considerevole delle case finite sotto pignoramento negli Usa, nei primi tre mesi dell’anno, secondo quanto comunicato da RealtyTrac. Inoltre la produzione industriale cresce meno del previsto a marzo e con un passo più lento rispetto al mese precedente. In agenda ancora nel pomeriggio altri dati macro Usa, come il Philadelphia Fed. Sullo sfondo restano le preoccupazioni sulla situazione in Grecia con il differenziale Bund-titoli tornato sopra 400 punti. Occhi anche alle trimestrali con la stagione appena avviata. Dopo Alcoa, Intel e JP Morgan, oggi toccherà a Google. Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio sono poco mosse con i futures con consegna maggio a quota 85,7 dollari al barile. Sul valutario la moneta unica scivola a 1,354 dollari. Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones mostra un timido calo dello 0,16% a 11.105,12 punti mentre il nasdaq cede lo 0,05% a 2.503,58 punti. Giù anche il più ampio paniere S&P500 che arretra dello 0,12% a 1.209,22 punti.