Economia

NUOVA GOVERNANCE PER IL MINISTERO DI BERSANI

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(9Colonne) – Oggi il Consiglio dei Ministri ha dato il primo via libera al regolamento di organizzazione delle direzioni generali del Ministero dello Sviluppo Economico, in attuazione del decreto legge “spacchettamento” e dei risparmi di spesa richiesti dalla legge finanziaria 2007. Il nuovo modello organizzativo del Ministero guidato da Pierluigi Bersani sarà per dipartimenti. Ciò permette – si legge in una nota – un miglior coordinamento delle attività del Ministero secondo le sue tre grandi mission: 1) la promozione della competitività (il relativo Dipartimento sarà articolato in 4 Direzioni generali): comprendente le politiche industriali, quelle per la ricerca e l’innovazione tecnologica, gli interventi di sostegno all’apparato produttivo, i distretti industriali; le procedure per le crisi aziendali, i progetti strategici di valenza internazionale; le politiche energetiche, le politiche per le pmi e gli enti cooperativi; 2) le politiche di sviluppo e coesione (in 4 Direzioni generali): sostanzialmente coincidenti con le attuali competenze dell’ex Dipartimento per lo sviluppo del Ministero dell’Economia, con l’eccezione delle funzioni inerenti il CIPE. Il Dipartimento, in particolare, svolge funzioni in materia di programmazione e monitoraggio delle iniziative finanziate con i fondi nazionali e comunitari per le politiche regionali di sviluppo (fondi strutturali comunitari, fondi di cofinanziamento nazionale e Fas); 3) la regolazione del mercato (in 4 Direzioni generali): comprendente la promozione della concorrenza e il rapporto con l’Antitrust, la regolamentazione dei settori economici in chiave pro-concorrenziale (anche relativamente ai residui compiti in materia di commercio, assicurazione, servizi), la tutela dei consumatori, il monitoraggio dei prezzi, le attività di controllo e di vigilanza del mercato (sicurezza prodotti, metrologia legale, organismi di certificazione, etc), la normazione tecnica, la tutela dei brevetti e della proprietà industriale e la gestione dei servizi interni e del personale. Con il nuovo assetto è previsto il taglio di due posti di funzione di livello dirigenziale generale e di 9 posti di funzione dirigenziale, con un risparmio annuo di 1 milione di euro.