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Non solo Bce: questi sono i giorni delle banche centrali

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Siena – Tassi di interesse: l’attesa per la riunione della Bce di oggi e le indiscrezioni su alcuni punti del piano di acquisto di bond hanno dominato la sessione di ieri. Negativa l’asta tedesca di ieri sul nuovo decennale e quella sui titoli Uk a trent’anni che hanno visto una domanda inferiore all’offerta.

Bloomberg e Reuters ieri hanno diffuso dettagli sul piano di acquisti di bond che sarà discusso oggi durante la riunione della Bce. Il piano che dovrebbe essere denominato Monetary Outright Transactions prevedrebbe: 1) acquisti illimitati di bond (solo governativi) ma sterilizzati, 2) il tetto al livello dei tassi potrebbe essere non reso pubblico o non fissato neanche internamente alla Bce; 3) la Bce potrebbe vendere i titoli in portafoglio o bloccare gli acquisti qualora i paesi non rispettassero le condizioni richieste; 4) gli acquisti dovrebbero interessare i titoli fino a 3 anni; 5) la Bce potrebbe essere pronta a lasciar cadere lo status di creditore privilegiato.

Infine, secondo le fonti, il taglio del tasso di riferimento non dovrebbe essere argomento di discussione durante la riunione di oggi.

Tali indiscrezioni potrebbero trovare conferma durante la riunione di oggi. Potrebbero inoltre essere annunciate altre manovre non convenzionali, tra cui in modo particolare l’allentamento dei requisiti di accettazione del collaterale.

Relativamente al taglio del tasso di riferimento, considerato anche il recente aumento del tasso di inflazione, riteniamo plausibile l’utilizzo di questa opzione in seguito, il che potrebbe dare un ulteriore supporto alle banche, riducendone il costo di rifinanziamento.

Mentre Draghi pronuncerà il suo discorso, contemporaneamente Merkel e Rajoy si incontreranno presso a Madrid. Il tema più importante dell’incontro sarà il tentativo di Rajoy di ottenere un contenuto più leggero del contenuto del memorandum di intesa (cosiddetto “rescate suave”) , precondizione indispensabile per attivare il piano di acquisto di bond.

Questa sera poi Draghi riceverà il premio M100 presso Postdam.

Le indiscrezioni hanno contribuito ad una riduzione degli spread di Italia, arrivato in prossimità dei 400 pb, e di Spagna sceso sotto i 500 pb. La Cancelliera Merkel ieri ha dichiarato di appoggiare sia Draghi sia Weidmann, aggiungendo di essere contraria ad acquisti illimitati della Bce, ma favorevole ad acquisti limitati di bond a breve termine.

Oltre alla Bce sono attese le aste spagnole fino a 3,5 Mld€.

Attesa anche la riunione della Boe da cui non dovrebbero emergere cambiamenti al livello di tasso e di acquisti di bond.

Infine, stamani la Banca centrale svedese ha abbassato, per la prima volta da febbraio, il tasso di riferimento ad 1,25%.

Negli Usa listini azionari in lieve calo con volumi storicamente contenuti. FedEx, principale spedizioniere mondiale via aerea, ha chiuso con una perdita di circa il 2%, dopo aver rivisto al ribasso le stime degli utili per azione del trimestre appena terminato.

Valute: riprende forza l’euro vs dollaro con il cross che stamane è sopra area 1,26. Movimento causato dalle indiscrezioni riguardo alle possibili decisioni della Bce giunte ieri. Il livello di supporto principale si colloca ad 1,25, quello di resistenza ad 1,264. Possibili movimenti sul cross sono previsti in procinto della conferenza del Governatore della Bce. Risale anche il cambio euro/yen con il cross che stamane è prossimo ad area 99. Il livello di resistenza è a 99,20, quello di supporto a 98,2. La Banca centrale canadese nella riunione di ieri ha lasciato invariato il tasso di riferimento.

Materie Prime: andamento negativo per le principali materie prime in scia alla maggiore cautela degli operatori in vista della riunione della Bce. Positivo solo il settore dei metalli industriali sulla speculazione di prossimi interventi da parte della Banca Centrale cinese per dare una spinta all’economia. Negativi gli energetici con il Brent che si è riportato in prossimità dei 113 $/b. Tra gli agricoli da segnalare il proseguimento del rally del cacao (4,3%), migliore commodity del giorno, grazie ai rinnovati timori sulla produzione in Africa. Negativi i preziosi anche se in mattinata l’oro è riuscito a superare soglia 1700 $/oncia per la prima volta dal marzo scorso.

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