NEW YORK (WSI) – “Da quando ero una ragazzina negli anni novanta sognavo di avere una macchina, una carta di credito e un appartamento (..) Ora diciassette anni dopo ho queste cose ma non pensavo che avere una macchina, una carta di credito e un appartamento sarebbero stati tutti sinonimi di stress e non di successo”.
Comincia così la lettera che la 25enne Talia Jane ha postato sul blog Medium indirizzata al suo capo, Jeremy Stoppelman, ceo della piattaforma californiana Yelp, o meglio ex capo. Sì perchè dopo che la ragazza ha pubblicato sul blog la missiva è arrivata quella di licenziamento.
“Da quando ho iniziato questo lavoro non ho più fatto la spesa non perché sia pigra ma perché prima di trasferirmi qui ho comprato cinque chili di riso e da allora i miei pasti consistono, fondamentalmente, in questo. Non posso permettermi di fare la spesa, il pane per me è un lusso, anche se lei ne ha un frigo intero all’ottavo piano. Ma a noi non è concesso portarne un pò a casa”.
La denuncia della giovane riguarda le attuali condizioni in cui si trovano molti giovani, anche fuori dagli Stati Uniti d’America, ossia condizioni di lavoro sottopagato a cui si aggiunge il prezzo a volte troppo alto per vivere.
“Ieri sono stata pagata ma devo risparmiare il più possibile per pagare l’affitto del mio appartamento che dista 40 miglia dal posto di lavoro. E’ la sistemazione più economica che sono riuscita a trovare e che fosse vicino a una fermata del treno. Ogni giorno comprare il biglietto per andare a lavorare mi costa 11 dollari tra andata e ritorno”.
Dopo aver postato la lettera è arrivato il licenziamento per la giovane anche se il Ceo ha categoricamente smentito ogni suo coinvolgimento nelle dimissioni della ragazza e che tale decisione non è stata presa per via della lettera pubblicata su Medium.
“Ieri sera ho letto il post di Talia e sono d’accordo con il fatto che il costo della vita a San Francisco sia troppo elevato. Ci sono sempre due punti di vista in ogni storia, perciò esercito di Twitter, mettete giù i forconi”.