Economia

Nobel Economia a studi per mettere fine alle disuguaglianze

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STOCCOLMA (WSI) – Il premio Nobel per le Scienze Economiche è andato quest’anno al microeconomista scozzese Angus Deaton, “per la sua analisi sui consumi, la povertà e welfare”.

Deaton, 69 anni, è un professore presso l’università di Princeton negli Usa noto per aver sviluppato il primo sistema della domande in grado di misurare l’andamento e i pattern della domanda economica. Secondo il professore, che ha conseguito un dottorato a Cambridge nel 1974, la domanda per ogni bene dipende dal prezzo di tutti i beni e dal reddito dei singoli individui.

Deaton ha cercato di trovare il modo migliore per valutare e analizzare benessere e povertà. I dati sui consumi, al centro degli studi del microeconomista scozzese, sono fondamentali perché consentono di misurare i livelli di povertà e sono essenziali anche per determinare il benessere della popolazione e di conseguenza lo sviluppo dell’economia.

Una volta determinato il reddito e i consumi, in rapporto ai dati micro e macro, si possono conoscere inoltre i risparmi. Secondo Deaton, in pratica, bisogna valutare come i cittadini consumano in base al loro reddito.

Deaton ha partecipato alla conferenza stampa in collegamento telefonico, rispondendo alle domande dei giornalisti su povertà, crisi dei migranti e consumismo. Per la presentazione ufficiale bisognerà aspettare dicembre.

Gli economisti Jean Tirole e Robert Shiller hanno vinto i due anni passati, Krugman nel 2008 e Stiglitz ancora prima.

L’ex numero uno della Federal Reserve Ben Bernanke era nella lista dei favoriti.

(DaC)