Volvo rinuncia allo sbarco in Borsa: forti timori da protezionismo
La guerra commerciale fa paura a Volvo che ritira il progetto di quotarsi in Borsa per quest’anno. Lo annuncia proprio il produttore di auto svedesi controllato dai cinesi di Geely che secondo il Financial Times avrebbero dovuto arrivare in Borsa entro la fine dell’anno.
Lo stesso capo azienda della Volvo Hakan Samuelsson, ha affermato che la quotazione “resta un’opzione molto concreta, ma non accadrà subito: il timing deve essere ottimale”.
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Un cambiamento significativo nel regolamento di una nota azienda milanese permetterà ai soci di rieleggere il presidente in carica da anni. Alessandro Melzi d’Eril illustra le modifiche apportate allo statuto, che rimuovono il requisito di indipendenza precedentemente necessario.
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) sollecita la Svizzera a intensificare la regolamentazione del suo settore finanziario, in risposta alle sfide emerse dalla crisi di Credit Suisse e l’acquisizione da parte di UBS. Il FMI enfatizza l’importanza di potenziare l’autorità di vigilanza per una gestione efficace delle banche di rilievo sistemico.
Le borse cinesi chiudono positivamente, trainate soprattutto dal comparto tecnologico. L’indice Hang Seng e l’Hang Seng Tech registrano significativi guadagni, con particolare attenzione ai titoli di Meituan e JD.com. Il presidente Xi rassicura gli amministratori delegati americani sull’economia cinese.
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