Un ulteriore segnale di riscaldamento sul fronte dei prezzi statunitensi, dopo la pubblicazione dei prezzi all’ingrosso, è arrivato dai prezzi alla produzione: a gennaio l’aumento rilevato dal dipartimento del Lavoro è stato dello 0,5%, in accelerazione dal +0,2% di dicembre. Nei 12 mesi la variazione dei prezzi alla produzione ha raggiunto il 2,1%, il maggior livello toccato da maggio (a dicembre il tasso era all’1,3%). Si tratta di dati assai superiori a quanto previsto dagli economisti sondati da Reuters che avevano stimato un incremento dello 0,1% congiunturale e dell’1,6% su base annua.
I prezzi alla produzione core, che escludono le componenti più volatili del paniere, sono in crescita dello 0,4% (maggior incremento da aprile), contro il +0,2% dello scorso dicembre. Su base annua la variazione dell’indice PPI core è stata in linea con il mese scorso, tuttavia, +1,5%.