Siria, Onu: accordo storico per roadmap internazionale di pace
Dopo 4 anni di guerra sanguinosa la pace in Siria è possibile. Con una risoluzione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, è stata fissata una roadmap internazionale per un processo di pace nel paese teatro di una guerra per procura che vede coinvolte tutte le principali potenze mondiali, tra cui Nato, Iran, Arabia Saudita e Russia.
Proprio la Russia ha dato l’accordo, nonostante l’appoggio dato fin dall’inizio al governo di Assad, ultimo alleato in Medioriente del Cremlino, che le altre nazioni dell’Onu vogliono invece vedere partire. Sergei Lavrov ha chiarito che il “summit non era su Assad ma sul cercare di trovare un’opposizione accettabile per i negoziati e un accordo sulla lista dei gruppi terroristici“.
Nel frattempo si intensificano le tensioni tra Russia e Turchia sul terreno. La Nato non ha perso tempo ha inviato degli aerei, radar e navi in supporto ad Ankara in Siria, citando “la situazione instabile della regione”.
Breaking news
Il Dow Jones ha interrotto una scia negativa durata sei giorni consecutivi.
Il banchiere centrale ha ribadito che “è chiaro che i dati recenti non ci abbiano dato maggior fiducia” (nella discesa dell’inflazione verso il target del 2%).
La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha indicato in un’intervista che, in assenza di shock negativi, la banca centrale potrebbe presto ridurre la strettezza della sua politica monetaria, segnale di un processo disinflazionistico in linea con le previsioni.
L’apertura positiva di Wall Street è stata guidata dai buoni risultati delle trimestrali odierne. La borsa americana mostra segni di ripresa dopo un periodo di calo, mentre gli investitori restano in attesa delle mosse di Israele in risposta all’attacco dell’Iran. Le performance di aziende come UnitedHealth e Morgan Stanley sono state al centro dell’attenzione, con alcuni titoli che hanno superato le aspettative.