Regno Unito: segnali preoccupanti da manifatturiero e produzione industriale
L’attività manifatturiera del Regno Unito ha subito una contrazione molto più pronunciata del previsto nel mese di febbraio: -1,1%, a fronte di un consenso degli analisti Reuters che prefigurava un -0,2%. La produzione industriale nel complesso è risultata, anch’essa, in flessione dello 0,3%, contro una previsione che si attestava a -0,1%.
Le variazioni su base annuale sono negative dell’1,8%, per quanto rigurda l’attività manifatturiera (il più grosso calo dal luglio 2013), e dello 0,5% relativamente alla produzione industriale.
Questi dati confermano il trend di rallentamento dell’economia britannica, all’ordine del giorno già da qualche tempo.
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FS Italiane ha finalizzato la vendita degli scali ferroviari dismessi di Farini e San Cristoforo a REDEUS Fund, gestito da Prelios SGR, per 489,5 milioni di euro. Questo passo avanza il progetto di rigenerazione urbana a Milano, iniziato nel 2017.
L’ISTAT ha rilevato un leggero incremento dell’indice dei prezzi al consumo a marzo 2024, con variazioni significative nei settori energetico e dei trasporti, nonché un rallentamento nel settore alimentare e dei tabacchi.
L’oro ha raggiunto un nuovo record storico a marzo, chiudendo a 2.254,80 dollari l’oncia, con un incremento complessivo del 9% nel mese, il maggiore dal luglio 2020. Questo aumento è stato influenzato dalle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve.