Conti pubblici in cattivo stato, investimenti in calo, disparità di genere. Sono alcuni dei punti deboli del sistema Italia, che emergono nel rapporto ‘Uno Sguardo al Governo’ dell’Ocse, che mette sotto la lente la gestione pubblica dei 36 Paesi che aderiscono all’organizzazione.
Tra i punti di debolezza più evidenti il livello debito pubblico, il terzo maggior al mondo, pari al 152,9% nel 2017 e al 148% nel 2018 in base ai criteri Ocse (più ampi di quelli di Maastricht), dopo il Giappone (220%) e la Grecia, a fronte di una media dei Paesi industrializzati del 110%.
Ma la Penisola è terza al mondo anche per il peso del debito pubblico pro capite con 62.667 dollari a parità di potere d’acquisto, dopo il Giappone (oltre 90mila dollari) e gli Usa (65mila circa), contro una media Ocse di 53.600 dollari.