Millennials più attenti al risparmio: la fotografia dell’IPSOS
MILANO (WSI) – I giovani di oggi? Fanno acquisti più razionali, più attenti al risparmio e provano a gestire le loro finanze in maniera più oculata. Questa la fotografia sui millenials che traccia uno studio di IPSOS.
“L’attitudine al risparmio, percepita per lo più come indole (dal 20% del campione) o finalizzata all’accumulare risorse per i progetti futuri (29%), si rispecchia così in alcune pratiche finanziare tipiche dei giovani nostrani. A sette anni i genitori attivano il primo prodotto di accumulo di risparmio per i figli, a diciotto viene aperto in genere il primo conto corrente”.
Breaking news
Wall Street apre la giornata in rialzo, trainata dall’ottimismo sui nuovi accordi commerciali degli Stati Uniti. Dopo l’intesa con il Regno Unito, si prospettano nuove intese con altri Paesi. Il presidente Trump discute un possibile taglio dei dazi sui prodotti cinesi, mentre i mercati reagiscono positivamente con il Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq in crescita. Anche il prezzo del petrolio Wti registra un aumento.
Donald Trump, tramite Truth Social, propone un dazio dell’80% sulla Cina, sollecitando Scott Bessent, segretario al Tesoro USA, in vista di colloqui cruciali con Pechino. Trump critica i mercati chiusi cinesi, sostenendo che dovrebbero aprirsi agli Stati Uniti per un beneficio reciproco. La proposta di Trump potrebbe influenzare le future relazioni commerciali tra le due potenze economiche.
Nel primo trimestre dell’anno, Marcolin ha registrato vendite nette di 147,3 milioni di euro, segnando un incremento dell’1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’azienda ha anche annunciato il rinnovo anticipato della licenza con Max Mara fino al 2032, consolidando la sua posizione nel mercato degli occhiali. Le principali aree di mercato sono EMEA e Americhe, mentre l’Asia continua a rappresentare un grande potenziale nonostante una temporanea decelerazione.
La Borsa di Tokyo chiude in positivo grazie all’ottimismo generato dall’accordo commerciale tra Stati Uniti e Gran Bretagna. L’indebolimento dello yen ha inoltre favorito i titoli delle aziende orientate all’export. L’Indice Nikkei e il Topix registrano incrementi significativi, segnalando una fase di crescita sostenuta per il mercato giapponese.
