09:51 venerdì 30 Luglio 2021

La nuova UniCredit di Andrea Orcel raddoppia gli utili nel II trimestre. L’AD: ‘enorme potenziale da valorizzare’

La nuova UniCredit di Andrea Orcel porta a casa buoni risultati, e il mercato apprezza: Piazza Gae Aulenti ha diffuso oggi i conti del secondo trimestre e del primo semestre del 2021. Dai numeri emerge che UniCredit ha chiuso il secondo trimestre del 2021 con un utile netto a 1,034 miliardi di euro, oltre il doppio rispetto ai 420 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso e molto oltre anche dei 720 milioni attesi dal consensus. L’utile netto ‘sottostante’ della banca si è  attestato a 1,1 miliardi di euro, anche in questo caso raddoppiato rispetto ai 528 milioni di un anno prima. Nell’intero primo semestre, l’utile netto consolidato è stato pari a 1,921 miliardi di euro, rispetto al rosso di 2,28 miliardi circa dello stesso periodo del 2020.

I ricavi sono diminuiti del 6,1 per cento su base trimestrale, attestandosi a €4,4 miliardi nel secondo trimestre (+5,5% su base annua) con commissioni forti (-0,8 per cento su base trimestrale, ma +21,4% su base annua) e margine di interesse netto stabile (in crescita dell’1% su base trimestrale, -8% su base annua).

In particolare il margine netto di interesse si è attestato a €2,2 miliardi, supportato dal take-up aggiuntivo del TLTRO alla fine del primo trimestre del 2021 (+€15 milioni su base trimestrale), rispetto al margine d’interesse a 2,187 mld di euro stimato dal consensus degli analisti, mentre le commissioni sono state pari a €1,7 mld, di riflesso all’impatto iniziale della pandemia e dei lockdown nello stesso periodo dell’anno scorso, come precisa il comunicato diffuso da UniCredit stamattina, prima dell’inizio della giornata di contrattazioni a Piazza Affari. Gli analisti avevano previsto commissioni nette a 1,626 miliardi.

Il titolo UniCredit, che all’inizio della sessione non ha fatto prezzo, ora è in cima al listino Ftse Mib, con un rally superiore a +5%.

che si spiega non solo con la comunicazione dei conti, ma anche con le novità emerse, finalmente, sul dossier Mps, e su ciò che Andrea Orcel intende fare o non fare con la banca senese. Nella serata di ieri, UniCredit ha diffuso infatti un comunicato, con cui ha annunciato di aver raggiunto un accordo con il Mef – maggiore azionista della banca senese con una partecipazione pari al 64% – per avviare trattative in esclusiva in merito a una “potenziale operazione avente ad oggetto le attività commerciali di MPS, attraverso la definizione di un perimetro selezionato e di adeguate misure di mitigazione del rischio”.

La nota è stata seguita da una conference call in cui Orcel ha chiarito che “l’accordo con il governo italiano su alcuni requisiti, ovvero la neutralità in termini di capitale, un accrescimento significativo dell’utile per azione, la protezione dai contenziosi legali e l’esclusione dei crediti deteriorati da qualsiasi transazione, relativamente alla potenziale acquisizione di alcun attività di Banca Monte dei Paschi di Siena ha costituito per noi la base per entrare in un periodo esclusivo di due diligence e negoziazione”. I vari annunci fanno sentire i loro effetti a Piazza Affari, come dimostrano gli sprint dei due titoli interessati.

Tornando ai risultati di UniCredit, i costi sono risultati pressoché invariati su base annua, pari a €2,5 miliardi nel secondo trimestre, grazie alla continua attenzione all’efficienza e la rigorosa disciplina sui costi, con un rapporto costi/ricavi al 56,0 per cento. La banca ha parlato di “ottimi livelli di capitale e di liquidità“, con Il CET1 ratio fully loaded pari al 15,50 per cento e il CET1 MDA buffer fully loaded a 647 punti base. Orcel ha commentato i numeri sottolineando che “UniCredit ha fondamenti robusti che poggiano sulla sua impronta geografica unica, sulla forza della rete distributiva e sulla solidità del bilancio – ha commentato Orcel – Questi elementi costituiscono una base eccellente per migliorare i risultati e creare valore di lungo termine per tutti i nostri azionisti. Abbiamo compiuto iniziali ma significativi progressi nella semplificazione del business, con l’obiettivo di operare con maggiore rapidità e trasparenza. Abbiamo ancora molto da fare e ci focalizzeremo sulla continua riduzione della complessità e sull’accelerazione del processo di digitalizzazione assicurandoci che l’interesse del cliente sia sempre al centro di ogni nostra decisione. C’è un enorme potenziale da valorizzare in UniCredit e guardo con entusiasmo alle opportunità che ci riserva il futuro.”

UniCredit ha fornito anche l’outlook per l’intero 2021, prevedendo un utile netto sottostante al di sopra di 3 miliardi di euro e ricavi in linea con la guidance di 17,1 miliardi.

Confermata la politica di distribuzione di capitale ordinaria con un payout del 50 per cento dell’utile netto sottostante tra dividendi in contanti e riacquisti di azioni proprie. Piazza Gae Aulenti ha ricordato che, “per il 2021, in via eccezionale, al fine di rispettare le raccomandazioni sui dividendi della BCE, la distribuzione ordinaria sarà limitata a €447 milioni fino al 30 settembre 2021” e che “in aggiunta, il 15 aprile 2021 l’Assemblea degli Azionisti ha approvato una distribuzione straordinaria per il 2021 pari a €652 milioni, integralmente sotto forma di riacquisto di azioni proprie. L’esecuzione non inizierà prima dell’1 ottobre 2021, (il 23 luglio 2021 la BCE ha confermato che revocherà i limiti alla distribuzione del capitale a fine settembre), previa approvazione dell’organo di vigilanza BCE”.

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