Pmi: terziario peggiora in Germania, ma occupazione Eurozona al top di 9 anni
Se in Germania l’attività del settore terziario non ha iniziato l’anno nel migliore dei modi, facendo peggio del mese precedente, in Francia le imprese che offrono servizi, come ristoranti e alberghi, hanno visto invece un miglioramento. A Berlino l’attività si è ridotta per il secondo mese di fila, pur facendo meglio delle previsioni (53,4 contro 53,2). A Parigi il risultato finale è stato di 54,1, più del 53,9 atteso. Nell’Eurozona nel suo complesso l’indice è salito a 53,7 da 53,6, facendo anche lievemente meglio delle attese (53,6). La crescita della produzione si è mantenuta sul record degli ultimi cinque anni e mezzo dello scorso dicembre e i livelli occupazionali sono saliti al massimo in quasi nove anni di tempo.
Quanto ai valori compositi, che includono anche le attività nel manifatturiero, l’indice stilato da Markit è stato pari a 54,4 punti in area euro, più delle stime (54,3) e anche del risultato dell’ultimo mese del 2016 (54,3). In Francia la lettura definitiva di questo indice è risultata di ben 0,6 punti rispetto a dicembre, mentre in Germania è calata di 0,3 punti, passando dai 55,2 di dicembre ai 54,9 di gennaio. In Spagna il risultato è stato negativo (54,2 da 55), mentre Svezia e Irlanda hanno registrato due dei migliori punteggi in assoluto (61,1 e 61, rispettivamente). Nel caso di Dublino, per il Pmi composito si tratta dei massimi di sette mesi.
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