In Svizzera ci sono più posti di lavoro disponibili che disoccupati
In Svizzera ci sono più posti di lavoro disponibili che disoccupati: è quanto emerge da uno studio della X28 AG, societò specializzata nell’analisi del mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione del 2017, si è attestato al 2,7% ai minimi da cinque anni. In tutta la Svizzera si contano 178 mila posti vacanti a fronte di 137 mila disoccupati.
“Va tutto bene, in primo luogo, per l’industria svizzera d’esportazione, non più penalizzata dal franco forte. La valuta elvetica, infatti, si è progressivamente indebolita, prima nei confronti dell’euro e, poi, pure nei confronti del dollaro. Che la situazione sia rosea, per l’economia svizzera , lo dimostrano le previsioni di una crescita vigorosa del Pil che, quest’anno, dovrebbe toccare il 2,8%”, ha commentato Jan-Egbert Sturm, direttore del KOF, il centro di ricerche congiunturali del Politecnico di Zurigo”.
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L’oro ha raggiunto un nuovo record storico a marzo, chiudendo a 2.254,80 dollari l’oncia, con un incremento complessivo del 9% nel mese, il maggiore dal luglio 2020. Questo aumento è stato influenzato dalle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve.
Il colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei ha annunciato un notevole aumento dell’utile netto e del fatturato nel 2023, superando le previsioni e raddoppiando i guadagni rispetto all’anno precedente.
Il termine ultimo per la presentazione delle liste di candidatura per il rinnovo del cda di Tim vede emergere figure di spicco e piani strategici innovativi. Tra i nominati, Umberto Paolucci e Stefano Siragusa, con il fondo Merlyn Partners che propone un riorientamento aziendale verso tecnologie avanzate.
Gli esperti di S&P hanno pubblicato un rapporto sull’outlook globale, prevedendo che le principali banche centrali manterranno tassi d’interesse più alti per un periodo esteso. Prevedono iniziative di taglio dei tassi a metà del 2024, con una crescita globale stimata al 3,2% per il prossimo anno.