Le riforme necessarie alla Grecia per assicurarsi l’accesso ai prestiti internazionali hanno guadagnato ieri l’approvazione del parlamento, ma la maggioranza guidata da Alexis Tsipras ha perso due elementi, passando da 155 a 153.
Fra i punti cruciali del pacchetto votato ieri, nuove tasse sul vino e norme più dure sui pignoramenti.
La giustificazione di Atene in merito a questo nuovo corso politico, tacciato d’incoerenza dai critici, è quella di concludere al più presto i termini dell’accordo con i creditori per poi portare sul tavolo il piatto fondamentale: l’alleggerimento dei debiti.