Eurozona: crescita frenata da debiti famiglie e imprese
BRUXELLES (WSI) – A frenare la crescita nell’eurozona è l’indebitamento dei soggetti privati, famiglie e imprese, ma il pessimismo non deve vincere. Questo in sostanza il pensiero di Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo in risposta ad una serie di interventi critici sul ritardo dell’Ue a rispondere alla crisi economica.
“C’è ragione per l’ottimismo. Il problema vero è che non dobbiamo lasciare incompleta l’unione monetaria“.
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Seduta negativa per Piazza Affari e in Europa, mentre Wall Street arretra dopo i nonfarm payrolls. In calo i rendimenti obbligazionari
La borsa di New York registra un leggero aumento nonostante i dati sull’occupazione inferiori alle aspettative. Gli analisti prevedono un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.
Il rapporto sull’occupazione di agosto negli Stati Uniti ha evidenziato una crescita dei posti di lavoro inferiore alle previsioni degli analisti. Nonostante ciò, il tasso di disoccupazione è sceso e i salari orari medi sono aumentati.
Il 12 e 13 settembre, Boeing affronterà un importante sciopero generale, il primo in 16 anni, con 32mila dipendenti coinvolti. Le trattative con i sindacati sono in corso per evitare l’astensione dal lavoro.