Doping, oltre alla Russia altri 5 paesi nei guai
La Russia non è l’unico paese ad essere finito nel mirino della Wada, l’agenzie mondiale antidoping. E’ quanto emerge dal Consiglio riunito a Colorado Springs da cui emerge che, oltre all’agenzia antidoping di Mosca sono, infatti, finite sotto accuse le agenzie di Argentina, Ucraina, Bolivia, Andorra e Israele, dichiarate tutte “non conformi”. Brasile, Belgio, Francia, Grecia, Messico e Spagna sono state inserite in una lista di paesi sotto osservazione che entro il marzo del 2016 dovranno mettersi in regola per evitare la stessa sanzione già inflitta agli altri 6 paesi.
Breaking news
Borse europee miste: Dax in calo, Ftse Mib +0,45%. Tenaris e Mps su, Campari e Iveco giù. Wall Street in rialzo, attesa per la Fed. Spread Btp-Bund a 110 pb. Brent a $70,75, oro record. Euro/dollaro a 1,088.
Le scorte di greggio negli Stati Uniti hanno registrato un aumento significativo, superando le previsioni degli analisti. L’EIA ha riportato un incremento di 1,7 milioni di barili, mentre le attese erano di soli 0,8 milioni. Anche le riserve strategiche di petrolio sono salite, mentre gli stock di distillati e benzine hanno mostrato variazioni diverse dalle aspettative.
Wall Street apre in lieve rialzo mentre gli investitori attendono la decisione della Fed sui tassi d’interesse. Prevista la conferma dei tassi invariati, con focus sulle dichiarazioni del presidente Jerome Powell riguardo l’economia e i tassi futuri. Crescono i timori per le politiche tariffarie di Donald Trump. Aumento per Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq, con il petrolio Wti in lieve crescita.
La banca spagnola Santander annuncia il taglio di centinaia di posti di lavoro e la chiusura di numerose filiali nel Regno Unito, in risposta alla pressione competitiva sul mercato locale. Mentre la banca ha registrato profitti globali record, la sua redditività nel Regno Unito è messa alla prova dalla forte concorrenza.