Finalmente crescono salari e potere d’acquisto degli italiani
Sale il livello delle retribuzioni in Italia: nel 2015 la Retribuzione totale annua è cresciuta del 3,7% senza che tale incremento sia stato bilanciato dal rialzo dei prezzi, con un’inflazione pressoché piatta. Lo ha calcolato il Rapporto retribuzioni elaborato da OD&M Consulting. La distribuzione di questo incremento non è stata omogenea: ad averne maggiormente beneficiato sono i dirigenti, mentre quasi stabili sono risultate le retribuzioni degli impiegati; crescono a ritmo più moderato invece, quadri e operai. La parte variabile del reddito, legata ai risultati, rappresenta fino al 19,5% della retribuzione totale annua per dirigenti e quadri, con un’importanza crescente.
La tendenza rilevata nel 2015 è quella di un generale aumento delle retribuzioni, più forte per dirigenti e operai, più contenuto per il settore Quadri e Impiegati. “In tutti i casi la crescita delle retribuzioni è stata superiore a quella dell’inflazione, rimasta ferma ai livelli registrati nel 2014, determinando così un incremento del potere d’acquisto” ha spiegato Simonetta Cavasin, amministratore delegato di OD&M Consulting.
Secondo Cavasin l’industria e la grande e media impresa confermano ripresa in atto nel nostro sistema economico, con effetti positivi non solo per le prime linee, ma anche per la produzione. “Possiamo, infatti, affermare che l’aumento rilevato per gli operai sia ormai al netto del bonus Irpef che, comunque, ha coperto poco più della metà dell’incremento retributivo per la popolazione interessata”.
Breaking news
Altra seduta con focus sulle trimestrali, Piazza Affari poco mossa con Eni in vetta. Negli Usa il core Pce rimane stabile al 2,6%.
Il sentiment dei consumatori negli Stati Uniti ha registrato un calo a luglio. Indice Università del Michigan sui minimi da otto mesi
L’operazione rafforza la posizione competitiva del Gruppo La Doria nel mercato dei sughi pronti
Forte accelerazione degli investimenti, che hanno superato il miliardo di euro