Al netto dei costi di gestione e della fiscalità, nel terzo trimestre del 2020 i rendimenti dei fondi negoziali rispetto all’inizio dell’anno sono ritornati positivi, risultando pari in media allo 0,2 per cento; i rendimenti sono invece rimasti negativi per i fondi aperti, -0,9 per cento, e per i PIP di ramo III, -4,7 per cento.
Così rende noto Covip secondo cui alla fine di settembre 2020 le forme pensionistiche complementari contano 9,289 milioni di posizioni in essere; la crescita rispetto alla fine del 2019, pari a 172.000 unità (1,9 per cento), continua a essere inferiore rispetto ai periodi precedenti all’emergere dalla crisi epidemiologica.
Il totale degli iscritti continua l’istituto può essere stimato in 8,420 milioni di individui. Rispetto alla fine del 2019, nei fondi negoziali si registrano circa 90.000 posizioni in più (2,8 per cento), portandone il totale a 3,250 milioni. I maggiori incrementi si riscontrano nel fondo destinato ai lavoratori del settore edile, (47.800 unità in più) e nel fondo rivolto ai dipendenti pubblici (12.100 unità in più). Nelle forme pensionistiche di mercato, i fondi aperti contano 1,593 milioni di posizioni, 42.000 unità in più (2,7 per cento). Pei i PIP “nuovi” il totale delle posizioni, 3,460 milioni, è in aumento di 41.000 unità (1,2 per cento), sempre rispetto alla fine del 2019