Borse asiatiche: sell off dopo calo export cinese
Pioggia di vendite sulle Borse asiatiche, depresse dal crollo delle esportazioni cinesi a febbraio. Nel finale La borsa di Shanghai ha perso il 4,4% (-136,56 punti) a 2.969,86 punti. L’indice composito della Borsa di Shenzhen, seconda piazza della Cina continentale, ha subito un brusco calo, scendendo del 3,79% a 1.605,28 punti.
Male anche la Borsa di Tokyo. Al termine delle contrattazioni l’indice Nikkei dei titoli guida è sceso del 2,01% (-430,45 punti) fermandosi a 21.025,56 punti e il più ampio indice Topix ha perso l’1,82% (-29,22 punti) a 1.572,44 punti.
Breaking news
Il colosso americano dello streaming ha annunciato di aver concluso il primo trimestre del 2024 con un utile netto di $2,33 miliardi, o di $5,28 per azione, meglio degli $1,30 miliardi, o di $2,88 per azione, riportati nello stesso periodo dell’anno precedente.
I prezzi del contratto spot sull’oro sono balzati fino al nuovo record di $2.411,09 l’oncia subito dopo la notizia dell’attacco, mentre lo yen si è rafforzato.
Il Brent balza del 3,6%, oltre la soglia di $90 al barile.
Una recente decisione del Tribunale di Roma ha stabilito l’illegittimità delle cessioni di presunti rami d’azienda da parte di Bnl, ordinando il reintegro di 16 lavoratori precedentemente esternalizzati nel 2022. La sentenza rappresenta un significativo riconoscimento delle rivendicazioni dei dipendenti e delle posizioni sostenute dal sindacato First Cisl.