Bce proroga riduzione temporanea coefficiente leva finanziaria fino a marzo 2022
Le banche dell’eurozona sotto diretta supervisione della Bce possono continuare a escludere certe esposizioni verso le banche centrali nazionali dal coefficiente di leva finanziaria in quanto continuano a persistere condizioni macroeconomiche eccezionali come conseguenza della pandemia. La decisione della Bce resa nota oggi proroga fino al marzo 2022 la riduzione temporanea del coefficiente che era stata annunciata lo scorso 17 settembre e che sarebbe dovuta scadere il 27 di giugno.
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L’oro ha raggiunto un nuovo record storico a marzo, chiudendo a 2.254,80 dollari l’oncia, con un incremento complessivo del 9% nel mese, il maggiore dal luglio 2020. Questo aumento è stato influenzato dalle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve.
Il colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei ha annunciato un notevole aumento dell’utile netto e del fatturato nel 2023, superando le previsioni e raddoppiando i guadagni rispetto all’anno precedente.
Il termine ultimo per la presentazione delle liste di candidatura per il rinnovo del cda di Tim vede emergere figure di spicco e piani strategici innovativi. Tra i nominati, Umberto Paolucci e Stefano Siragusa, con il fondo Merlyn Partners che propone un riorientamento aziendale verso tecnologie avanzate.
Gli esperti di S&P hanno pubblicato un rapporto sull’outlook globale, prevedendo che le principali banche centrali manterranno tassi d’interesse più alti per un periodo esteso. Prevedono iniziative di taglio dei tassi a metà del 2024, con una crescita globale stimata al 3,2% per il prossimo anno.