12:11 lunedì 13 Dicembre 2021

Banche centrali protagoniste (Fed e Bce tra tutte): mercati sintonizzati sui loro annunci

 

Si è aperta ufficialmente la settimana delle banche centrali sui mercati. Gli investitori sono alla finestra dopo il dato di venerdì scorso sull’inflazione Usa pari al 6,8% in linea con le attese degli economisti, ma come sottolineano da Mps Capital Services “evidentemente al di sotto del whisper number che il mercato stava scontando (tarato per una sorpresa al rialzo verso il 7%) e che avrebbe aggiunto pressione alla Federal Reserve (Fed) per accelerare sul percorso di aumento dei tassi”. E sarà proprio la banca centrale Usa ad aprire le danze degli istituti centrali: in settimana toccherà anche alla Banca centrale europea (Bce) e alla Bank of England (BoE).

Il calendario della settimana

Nella giornata di martedì 14 dicembre in evidenza la produzione industriale della zona euro, ma anche l’indice dei prezzi alla produzione (Ppi) di ottobre per gli Stati Uniti. Il giorno successivo, mercoledì 15 dicembre, il calendario è pieno di appuntamenti di rilievo. A cominciare dai dati cinesi, con la pubblicazione delle vendite al dettaglio e della produzione industriale. Si passa poi per l’inflazione britannica. Nel pomeriggio in arrivo diversi dati Usa, tra cui l’indice manifatturiero di New York e le vendite al dettaglio. La giornata culmina alle 20 ora italiana con le decisioni tassi della Fed sui tassi che verranno illustrate dal presidente Jerome Powell nel corso della conferenza stampa che prenderà il via alle 20:30. Secondo le attese di Mps Capital Services, la Fed è attesa accelerare il ritmo del tapering (da 15 a 30 miliardi di dollari) e sarà interessante vedere come evolverà la nuova nuvola dei punti per valutare il percorso di rialzo dei tassi nei prossimi anni disegnato dalla mediana delle attese dei membri Fed. In particolare vedere come aumenterà la proiezione mediana per il 2022 (se segnerà due o più difficilmente 3 rialzi, oggi il mercato ne sconta sui Fed funds 67 punti base ovvero due rialzi e mezzo).

E anche giovedì 16 dicembre la giornata sarà scandita dalla pubblicazione dei Pmi e dalle decisioni delle banche centrali. Per i Pmi servizi e manifattura si comincia con gli aggiornamenti dal Giappone, sono poi attesi quelli della zona euro e del Regno Unito. Per gli istituti centrali si attendono le decisioni della Norveglia, della Svizzera e della Turchia. Alle 13 arriveranno invece gli annunci della BoE e alle 13:45 quelli della Bce (a cui seguirà la conferenza del presidente Lagarde). Inoltre, l’istituto di Francoforte snocciolerà le nuove stime di crescita ed inflazione fino al 2024, con probabile revisione al rialzo delle seconde in ottica 2022. L’agenda macro Usa prevede nel pomeriggio numerosi dati, tra cui le nuove richieste sussidi disoccupazione, le nuove costruzioni abitative e i permessi edilizi ma anche il Philly Fed. In uscita anche la produzione industriale, il Pmi manifatturiero e servizi e infine l’indice manifatturiero Fed Kansas City.

Anche l’ultima seduta dell’ottava, quella di venerdì 17 dicembre, sarà all’insegna delle banche centrali con la Bank of Japan (BoJ) e la banca centrale russa. Tra i dati da monitorare nel corso della seduta l’indice tedesco Ifo e il dato finale sull’inflazione dell’Ue. Da segnarsi che venerdì è il giorno delle “4 streghe” (scadenza futures e opzioni su indici e titoli).

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