“I dazi dimostreranno che il made in Italy agricolo è un bluff, perché non è competitivo. Il maggior costo di importazione di beni primari sarà scaricato sull’agricoltura e saremo sconfitti dal mercato. Serve un programma di sviluppo per cerealicoltura, colture proteiche e industriali, è inutile prendersela con l’import di materie prime dal quale siamo sempre più dipendenti”.
È l’allarme lanciato dal presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti nel corso dell’assemblea dell’organizzazione in corso di svolgimento a Bruxelles.
Giansanti ha poi specificato che:
“Negli ultimi 40 anni non c’è stato un ministro in grado di prgrammare. Dobbiamo uscire dalla logica delle emergenze e programmare il futuro dell’agricoltura italiana. Al nuovo governo chiediamo di scegliere una strategia per lo sviluppo dell’agricoltura perché mentre i ministri passano abbiamo il prezzo del grano fermo da anni al minimo storico”.