ROMA (WSI) – I consumi soffrono? Non si fatica a crederlo, considerando che più del 60% del reddito delle famiglie italiane viene impiegato per pagare la rata del mutuo, le spese legate all’auto e le utenze domestiche. Lo afferma la Cia, Confederazione Italiana Agricoltori, commentando l’ultimo rapporto Istat.
Proprio dal documento dell’Istituto Nazionale di Statistica emerge anche che l’inflazione si attesta al +1,1%, ovvero al livello minimo da tre anni a questa parte. Sarebbe anche un dato positivo, dichiarano dall Cia, se solo la crisi e l’erosione del potere d’acquisto non costringessero comunque le famiglie a drastici sacrifici pur di non essere in ritardo coi pagamenti del mutuo online o tradizionale.
La spesa alimentare, ad esempio, continua a diminuire, segnando a luglio una flessione del 3,4%. Il carrello resta vuoto perché i prezzi nei supermercati sono ancora alti, nonostante i ribassi sia per la frutta (-6,8%) che sulla verdura (-7,3%). Basti pensare che a luglio del 2012 spendevamo in media il 3% in meno.
Le ristrettezza economiche costringono gli italiani a cambiare anche il menu, prediligendo alimenti meno costosi come le carni bianche e il latte a lunga conservazione, oltre che andando alla continua ricerca di sconti e promozioni. Le iniziative speciali dei supermercati permettono di rispamiare circa 630 euro all’anno: uno sconto che invefce la banca non fa sulla rata del mutuo.
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