ROMA (WSI) – I mutui per la prima casa sono uno degli snodi fondamentali su cui il Governo di Enrico Letta sta lavorando per cercare di smuovere una situazione ormai da troppo tempo bloccata. La proposta sarebbe già stata discussa tra i ministri, ma i tempi tecnici per l’iter legislativo non permettono di andare avanti per molto, quindi se ne riparlerà a settembre.
Cosa c’è alla base del testo? Il nucleo della proposta prevede che le banche tornino ad avere un ruolo di primo piano sui mutui per la prima casa attraverso due modalità di intervento: per prima cosa la creazione di un fondo di garanzia per le coppie di giovani che non riescono a far fronte al pagamento del finanziamento stipulato.
In Italia esiste già una cassa di questo tipo, il Fondo di Solidarietà della Consap, ma non solo è rimasto bloccato a lungo – costringendo Abi e Consumatori a ben 5 proroghe della precedente moratoria – ma purtroppo adesso rischia di ritrovarsi nuovamente a secco dopo aver riaperto i battenti solo lo scorso 27 aprile.
Il secondo provvedimento riguarderebbe una politica di investimenti ed interventi economici con aiuti alle coppie che vogliono indirizzarsi verso l’acquisto di un immobile, magari anche con politiche di cohousing.
Quali sono i risvolti che il Governo si aspetta di ottenere con questo decreto? L’obiettivo principale è sicuramente la ripresa del mercato dei mutui, con il conseguente rilancio anche dell’edilizia e dell’immobiliare che stanno vivendo una crisi profonda.
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