Ormai sul mercato non si fa che parlare dell’incaglio totale nascosto nel sistema creditizio mondiale, per via della crisi dei mutui subprime. Dopo le stupefacenti perdite dichiarate questo trimestre da Merrill Lynch, Citigroup, UBS, Bear Sterns etc etc, i rumor sull’esatta entita’ del credit crunch si rincorrono negli ambienti delle banche d’affari americane. Uno che parla a ruota libera, senza mai auto-censurarsi, e’ Bill Gross, chief investment officer di Pacific Investment Management (Pimco). “In totale c’e’ in giro un valore di $1 trilione di sub-primes, della serie Alt-As [cioe’ auto-certificati]: di fatto si tratta di prestiti spazzatura” ha detto Gross, indicando specificamente che $250 miliardi di questi prestiti andranno in default. “Abbiamo appena cominciato a vedere le sofferenze dovute all’aumento delle rate di mutuo” ha aggiunto. Brian Gendreau, investment strategist di ING, commenta: “I titoli finanziari rappresentano il 20% dell’indice S&P500; e se quel settore non va bene, tutte le scommesse saltano. Qui a Wall Street ancora nessuno sa esattamente cosa c’e’ nei bilanci delle banche”.
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