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Moody’s: il verdetto in arrivo che fa tremare i mercati

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro la sessione odierna si apre con la notizia riportata da Reuters secondo cui la Spagna sarebbe pronta a richiedere il salvataggio per l’intero paese già nel prossimo fine settimana. L’agenzia, che cita fonti anonime, segnala però la titubanza della Germania che vorrebbe ancora prendere tempo poiché la Merkel preferirebbe evitare di fare votare il Parlamento su singoli salvataggi.

La Cancelliera preferirebbe infatti porre di fronte al Parlamento un pacchetto completo con Grecia, Cipro e Spagna. La notizia sta comportando un calo dei listini e degli spread. Le condizioni a cui la Spagna dovrebbe sottostare, secondo il commissario agli Affari economici e monetari Rehn, sono ben note a tutti i governi dell’area.

Secondo Reuters, alcuni esponenti dell’area Euro starebbero considerando la cosiddetta Enhanced Conditions Credit Line (ECCL) che permetterebbe alla Spagna di continuare ad effettuare emissioni sui mercati, ma con il supporto del fondo di salvataggio Efsf/Esm nel primario e della Bce nel secondario. Il commissario agli Affari economici e monetari Rehn, dopo la riunione con il ministro delle finanze Guindos, ha dichiarato che i fondi per ricapitalizzare le banche spagnole dovrebbero essere erogati a novembre.

Il ministro Guindos ha inoltre riportato che la Spagna sta analizzando la proposta di aiuti della Bce, confermando così in parte quanto riportato dall’agenzia. Sulla Spagna pesa però ancora l’attesa del giudizio di Moody’s, i cui tre mesi di revisione sono scaduti a settembre e che potrebbe quindi pronunciarsi in questi giorni. Ricordiamo che per Moody’s un’ulteriore riduzione del rating spagnolo porterebbe i bond spagnoli nello stato di “spazzatura”.

In Europa continuano le discussioni sulla supervisione bancaria della Bce. Il membro della Bce, Asmussen ha mostrato dubbi sulla possibilità che l’Istituto possa assumere questo ruolo dal 1° gennaio. Un altro membro, Coeré, si è invece soffermato sul tema del collaterale dichiarando che il cambiamento dei requisiti di capitale di Basilea III potrebbe portare la Bce a cambiare le sue regole sul collaterale.

Oggi a Bruxelles ci sarà la presentazione alla Commissione del rapporto Liikanen sulla riforma del sistema bancario europeo. Il rapporto, secondo Reuters, potrebbe riportare una proposta di separazione delle attività retail delle banche da quelle di banca di investimento.

Sul fronte macro segnaliamo il Pmi manifatturiero italiano di settembre tornato a salire dopo tre cali consecutivi, portandosi al massimo da marzo 2012. Sale anche il Pmi per l’intera area, anch’esso ai massimi da marzo. Oggi sono attese emissioni in Austria per 1,2 Mld€ che includono un nuovo titolo con scadenza 2044. Negli Usa listini azionari in rialzo supportati anche dal rialzo a sorpresa dell’indice Ism manifatturiero di settembre che si è riportato in territorio segnalante espansione dopo essere rimasto per tre mesi consecutivi sotto quota 50. Bernanke dal canto suo, nel suo primo discorso dopo il meeting del 13 settembre, ha ribadito l’impegno della Fed a mantenere condizioni espansive anche dopo i primi segnali di recupero dell’economia.

Bernanke ha difeso l’operato della Fed, sostenendo che produrrà una riduzione del deficit e del debito pubblico attraverso il sostegno della crescita nel lungo termine ed il conseguente incremento delle entrate fiscali. Volcker, ex presidente della Fed agli inizi degli anni ’80 e famoso per le sue politiche di lotta all’inflazione, ha ieri dichiarato che a suo avviso il piano Fed non avrà un grande impatto né sull’economia né sull’inflazione.

Valute: euro in apprezzamento vs dollaro. Il cross è ritornato sopra area 1,29, favorito ieri dal buon andamento dei listini azionari europei e dagli ultimi dati macro arrivati dagli Usa. Il livello di supporto si colloca in area 1,28, mentre quello di resistenza ad 1,294-1,296. La Banca Centrale Australiana, per la prima volta da giugno ha inaspettatamente tagliato il tassi di riferimento dello 0,25% ( dal 3,50% al 3,25%), per cercare di stimolare l’economia, penalizzata dal calo della domanda di alcune materie prime soprattutto dalla Cina. Yen in deprezzamento verso euro e dollaro in linea con il rialzo dei listini azionari Usa ed europei. Il supporto di rilievo verso euro continua a posizionarsi questa settimana presso 99,65.

Materie Prime: giornata positiva per le materie prime grazie all’Ism manifatturiero Usa migliore delle attese. Segnaliamo il rialzo dell’oro che ha sfiorato i 1800$/oncia (massimo dallo scorso novembre), raggiungendo un nuovo record in euro oltre i 1390€/oncia. Andamento positivo anche per i metalli industriali. Miste le commodity energetiche ed agricole.

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