Ha destato sorpresa e curiosita’, persino nel mondo della moda, la battaglia legale aperta da Calvin Klein contro Warnaco, il gruppo che produce sotto licenza l’abbigliamento intimo e le linee jeans cK.
“Tutto nasce dal fatto che Calvin non e’ riuscito a vendere la sua societa’ – commenta David Wolfe, un direttore creativo ben informato su quello che accade dalle parti di Madison Avenue – e’ cresciuto nel Bronx ed e’ rimasto un po’ un ragazzo di strada. Sara’ uno scontro appassionante”.
Lo stilista, definito “un’icona della cultura pop americana” dalla rivista ‘Vogue’, ha citato in giudizio Warnaco – nella persona del suo amministratore delegato Linda Wachner – per aver “abusato del marchio” distribuendo i prodotti in grandi magazzini e modificato alcuni modelli senza autorizzazione.
I legali di Calvin Klein concludono il documento con la richiesta di sciogliere il contratto di licenza, un affare da un miliardo di dollari l’anno.
Proprio contro Linda Wachner si sono concentrate le ire dello stilista: la manager avrebbe infatti agito per scoraggiare in ogni modo i potenziali acquirenti, mentre Calvin Klein conduceva le trattaive per la cessione della griffe creata nel 1968 insieme all’amico Barry Schwartz.
La stessa Warnaco era interessata all’acquisto, ma la cifra richiesta – un miliardo di dollari, secondo le indiscrezioni circolate – avrebbe agito da deterrente.
Wachner si sarebbe premurata di far sapere che chiunque avesse acquistato Calvin Klein avrebbe dovuto fare i conti con il contratto di licenza jeans e intimo, che lei, nota per un carattere imperioso e suscettibile, stringeva in pugno.
I candidati piu’ probabili, in corsa per l’acquisizione, erano lo stilista concorrente Tommy Hilfiger e il gruppo italiano GFT, guidato da Maurizio Romiti.
La fuga dei pretendenti sarebbe stata quindi provocata dalla terribile manager, che Calvin Klein stigmatizza come “una persona volgare dal linguaggio disgustoso”.
I guai giudiziari con lo stilista capitano nel momento meno opportuno per Linda Wachner, gia’ sotto il tiro degli azionisti per fallire puntualmente gli obiettivi sugli utili mentre incassa uno stipendio in linea con quello dei migliori manager americani.
Il titolo Warnaco (WAC) guadagna in questo momento il 3,74%, vicino a quota $7; i mercati non sembrano dunque scossi dalla vicenda, ma i $29 di un anno fa sembrano un miraggio.