Milano resta capitale indiscussa del mercato degli affitti in Italia. Mentre il resto d’Italia mostra un andamento a luci e ombre, il capoluogo lombardo continua a registrare record: da marzo a settembre i costi degli appartamenti in affitto sono aumentati del 5,8% e per un bilocale tipo da 65 metri quadri si spendono in media quasi 1.300 euro al mese. Numeri che trovano giustificazione in una domanda che continua a crescere e segna +4,2% su base semestrale e a cui non riesce a tenere testa l’offerta.
È quanto emerge dall’Osservatorio di Immobiliare.it (www.immobiliare.it) e Mioaffitto.it ( www.mioaffitto.it ) che ha confermato il primato assoluto di Milano, sia in termini di crescita sia di costi, la stabilità dei mercati nelle grandi città e la ‘non ripresa’ dei piccoli centri e della provincia.
Allargando lo sguardo all’intero mercato italiano, rispetto a marzo, gli immobili offerti in locazione sono calati infatti del 3,2%. Meglio le grandi città, che mostrano tutti gli indicatori di mercato positivi, seppur a livelli meno evidenti rispetto al capoluogo lombardo. L’indice dei prezzi rivela una situazione stabile (+0,7%), con una domanda in aumento dello 0,8%.
La distanza rispetto a Milano appare più evidente guardando alle cifre richieste per affittare casa: qui per un bilocale tipo si chiedono mediamente 854 euro al mese.
Nei capoluoghi di regione più piccoli non ci sono ancora segni di ripresa del mercato, anche se i valori non sono più preoccupanti come quelli che si registravano negli anni della crisi. La domanda, in sei mesi, ha continuato a scendere (-1,4%) mentre i prezzi appaiono fermi (0,6% rispetto a marzo).
Si registrano ancora valori in sofferenza nella provincia italiana, dove è sempre l’assenza di domanda a trascinare il mercato degli affitti verso il basso. Da marzo a settembre le richieste di immobili in locazione sono calate di oltre il 2% mentre prezzi e offerta risultano praticamente fermi.
“Per contrastare la crisi e la stagnazione del mercato delle locazioni nei piccoli centri e nella provincia bisognerebbe intervenire a monte, laddove l’assenza di domanda è determinata dall’assenza di opportunità lavorative che porta gli abitanti a muoversi verso le grandi città –ha spiegato Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it – Per quello che invece riguarda Milano, è prioritario un intervento sull’offerta, a fronte di una mole di richieste che continua e continuerà a crescere. Qui infatti il vero problema non risiede più solo nei costi, in costante aumento e spesso proibitivi, ma anche nella reperibilità di un alloggio che oggi le famiglie faticano a trovare, dovendosi contendere l’offerta di mercato con studenti, lavoratori fuori sede e spesso anche turisti”.