Economia

Milano avvia la settimana sotto la linea di parità

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(Teleborsa) – Avvio di settimana debole per Piazza Affari, che continua sull’onda degli acquisti dopo la quaterna di rialzi messi a segno la scorsa ottava. Il panorama è plumbeo tra le altre borse europee, dopo lo strappo al rialzo dell’ottava appena conclusa. Sul mercato valutario, l’euro apre la settimana in discesa nei confronti del biglietto verde. La moneta unica interrompe così la corsa che aveva messo a segno la settimana scorsa e scivola a 1,2576 con un ribasso di circa mezzo punto percentuale. Dal fronte macroeconomico, nell’agenda di oggi sono già uscite previste la partite correnti in Francia, che hanno visto aumentare il deficit nel mese di maggio, mentree più tardi lo stesso dato sarà reso noto nel Regno Unito. Sempre in Gran Bretagna si conoscerà la massa monetaria M0 ed il PIL del primo trimesre. Negli Stati Uniti, questo pomeriggio, non è previsto nessun dato di particolare importanza. Tra gli indici milanesi, il FTSE IT AllShare avvia la settimana con una perdita dello 0,32% a 20.907 punti mentre il FTSE MIB scivola dello 0,35% a 20.405 punti. Frazionali i ribassi del FTSE Mid Cap che arretra dello 0,52%. Freccia verde per il FTSE IT Star che avanza dello 0,13%. Linea rossa per Telecom Italia, Il numero uno dell’azienda telefonica Franco Bernabè è stato chiamato da Governo che desidera avere delucidazioni sul piano industriale, visto l’accelerazione dei licenziamenti. Lo scrive La Stampa, che avvalora i rumors del week end: secondo il quotidano oggi dovrebbero partire le lettere di licenziamento per 3.700 lavoratori, primi tra i tagli di posto di lavoro che dovrebbero essere ultimati nel 2011. Tra gli altri titoli legati alle telecomunicazioni, in rosso Fastweb mentre è incolore Tiscali. Focus sulle banche sempre al centro dell’attenzione in attesa degli esiti degli stress test. UniCredit cede oltre mezzo punto percentuale. Il numero uno dell’istituto bancario, Alessandro Profumo, preannuncia che vi sono lavori in corso per costituire un fondo privato europeo per correre in aiuto delle banche in caso di difficoltà. Lo riporta il Financial Times. Frazionali ribassi per il Banco Popolare. Dalla parte delle vendite anche la Popolare di Milano, MPS e Intesa San Paolo. Ingrana la marcia la Fiat, dopo che il Lingotto ha reso ufficiale venerdì scorso il trasloco della produzione della Panda a Pomigliano. In merito alla questione, il Presidente della Fiat, John Elkan ha dichiarato: “La decisione di procedere con gli investimenti programmati è un importante segnale di fiducia. Significa che crediamo nell’Italia e intendiamo fare fino in fondo la nostra parte. Al palo per Finmeccanica, che con un comunicato del fine settimana ha reso noto di non aver mai costituito all’esterno fondi neri, né ha mai ideato e attivato strutture societarie tali da stornare fondi neri all’estero. Finmeccanica, inoltre in relazione alle notizie di stampa riguardanti presunti fondi neri all’estero, ha smentito “categoricamente che Mokbel possieda o abbia posseduto direttamente il 51% della Digint” e spscifica che “il Presidente e Amministratore Delegato di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini non ha mai incontrato Gennaro Mokbel.”