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Miami: sole e mare non bastano. E’ la città più infelice degli Stati Uniti

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New York – Parco giochi per ricchi e famosi, con ville milionarie, clima accogliente e spiagge dorate. Ma non basta. Criminalità, crisi immobiliare, distanze eccessive e crescente disparità di reddito, fanno di Miami la città più infelice degli Stati Uniti, secondo l’ultimo sondaggio condotto da Forbes.

“Miami ha sole e un clima bellissimo, ma ci sono altri fattori che rendono la città la più brutta degli Usa. Ci sono praticamente due tipi differenti di società: una sfavillante South Beach che attrae le celebrità, mentre dall’altra, la diseguaglianza di reddito si è amplificata negli ultimi anni”, spiega Kurt Badenhausen, senior editor di Forbes.

“L’uno percento di Miami se la passa molto bene. Ma per la maggior parte, che guadagna meno di $75.000 l’anno, la città può essere un posto poco accogliente. Circa il 47% dei proprietari di case si trovano ora con debiti sugli immobili superiori al valore dell’immobile stesso”.

Nella classifica di Forbes seguono poi Detroit e Flint, entrambe del Michigan, colpite per decenni dal crollo dell’industria automobilistica americana. “Il tasso di criminalità a Detroit è il più alto del paese e i prezzi delle case sono in calo ormai del 55%. Chiudono le scuole e ci sono meno poliziotti. Negli ultimi anni si è iniziato a demolire delle case per cambiarne l’aspetto”.

In quarta e quinta posizione West Palm Beach (Florida) e Sacramento (California).

Tra i fattori utilizzati per la classifica: tasso di disoccupazione, criminalità, preclusioni, reddito e tasse sulle proprietà, ma anche altri come percezione della corruzione, distanze e clima.