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Merck: pillola anti-Covid dimezza i rischi di ricovero e morte

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Il molnupiravir, un medicinale prodotto dalla casa farmaceutica Merck potrebbe aprire una nuova strada per il trattamento dei pazienti colpiti dal Covid-19. Al termine della fase 3 di sperimentazione i pazienti cui era stata somministrata la pillola antivirale sono andati incontro all’ospedalizzazione nel 7,3% dei casi, contro il 14,1% dei dei soggetti cui era stato assegnato un placebo che sono stati ricoverati o sono deceduti. Nessun effetto collaterale degno di nota, nel frattempo, è stato osservato. Merck ha già fatto sapere che chiederà alla Food and Drugs Administration statunitense le autorizzazioni necessarie al lancio sul mercato.

Il titolo Merck ha aperto la seduta con un rialzo superiore al 9%.

I risultati dell’analisi ad interim si basano sull’osservazione di 775 pazienti sono stati definiti come “piuttosto notevoli” dal vice presidente per la ricerca clinica di Merck, Nick Kartsonis, precisando che si tratta del “primo antivirale orale che mostra un beneficio nei pazienti di diagnosi recente”.
“E’ chiaramente un importante1 punto di svolta nell’evoluzione della nostra lotta contro il Covid-9″, ha aggiunto l’esponente della casa farmaceutica.

Nonostante l’efficacia dimostrata dai vaccini, infatti, le cure efficaci per il trattamento della malattia indotta dal Sars Cov-2 rimangono poche e costose. Fra queste ci sono gli anticorpi monoclonali prodotti da Regeneron, Eli Lilly e GlaxoSmithKline, una delle terapie cui fu sottoposto anche l’allora presidente Donald Trump. La terapia monoclonale risulta ancora più efficace della pillola Merck, con una riduzione delle ospedalizzazioni e delle morti compresa fra il 70 e l’85%, ma oltre a essere nettamente più costosa va somministrata per via venosa e,  pertanto, grava maggiormente sul lavoro degli ospedali.

“Penso che [il farmaco Merck] si tradurrà in molte migliaia di vite salvate in tutto il mondo, là dove c’è meno accesso agli anticorpi monoclonali, e anche in questo paese”, ha dichiarato al Nyt il dottor Robert Shafer, uno specialista di malattie infettive ed esperto di terapia antivirale alla Stanford University.

Quella di Merck non è l’unica pillola anti-Covid in corso di sperimentazione: anche i risultati dei farmaci Pfizer, Roche e Atea Pharmaceuticals sono in arrivo nei prossimi mesi.