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Mercati: trend appetito al rischio? Monitorare il Bund tedesco

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*Questo documento e’ stato preparato da FXCM Forex Capital Markets. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

Legnano – In un mercato alla continua ricerca di temi macro che sappiano fornire direzionalità ecco che, esattamente come il lunedì passato, ci troviamo a commentare i dati che nella notte hanno interessato la Cina, la quale sempre di più cattura l’attenzione di tutti coloro i quali effettuino scelte di investimento e alla quale si guarda sempre più non solo per gli asset ad essa correlati (per quanto concerne il mercato valutario ci riferiamo naturalmente a valute come il dollaro australiano che ne è strattamente legato e non allo yuan ancora manipolato artificialmente e non lasciato fluttuare liberamente), ma anche e soprattutto per individuare prospettive economiche di medio termine su scala globale.

Ebbene le release di questa notte hanno testimoniato ancora una volta il rallentamento della corsa del gigante asiatico, con numeri però migliori rispetto al consensus degli analisti. Il Pil si è infatti attestato a un +7,4% in linea con le attese, mentre la produzione industriale è salita al 9,2%, le vendite al dettaglio al 14,2 (rispetto a stime del 13,2%) e le spese per investimenti edili al 20,5%.

Questo si inserisce in un quadro generale di rally dell’azionario con indici americani ed europei ai massimi da due settimane (l’ITA40 con toccava la soglia dei 16mila punti da quasi un mese) e di un indebolimento importante del dollaro contro tutte le altre major, ben testimoniato dal FXCM Dollar Index che è tornato su supporti importanti vicino a 9850.

Ma l’appetito al rischio – ricorderete la dinamica risk-on/risk-off – è evidenziata in maniera perfetta da uno dei più importanti benchmark di mercato e asset rifugio per antonomasia che è il bund tedesco, il quale si è portato sotto la soglia dei 140 su livelli ai quali non assistevamo da metà settembre. Beh che spiegazioni dare a tutto ciò?

In questo momento storico il mercato è sicuramente lontano dai fondamentali macroeconomici come poche volte è successo prima, laddove l’Euro, il cui valore dovrebbe essere in qualche modo rappresentativo dell’area economica di riferimento, mostra un’incredibile forza contro gran parte delle altre valute a fronte di una situazione europea ancora molto grave e che continua a sopravvivere su ipotesi e non su azioni concrete.

Discorso molto simile si può avanzare per il mercato azionario, in particolare quello americano che fa registrare massimi che risalgono a periodi precrisi nell’ambito di una situazione in cui il debito americano ha raggiunto un nuovo massimo storico così come i deficit federale e commerciale.

Il mare di liquidità delle Banche Centrali, a beneficio soprattutto dei grandi attori istituzionali che macinano profitti da record, ha contribuito a slegare sempre di più l’economia reale dai mercati finanziari i quali continuano a gonfiarsi sulla base della percezione degli investitori (come da manuale di economia dei mercati finanziari) nel breve termine e non su una lettura oggettiva del contesto macroeconomico generale. Da analisti e da trader tuttavia dobbiamo focalizzarci sul nostro strumento operativo e cioè l’analisi grafica per individuare tendenze e pattern di prezzo che ora passiamo in rassegna.

EurUsd

Nella notte abbiamo assistito a un movimento correttivo che ha temporaneamente portato il cambio al di sotto dell’1,31 descrivibile come una flag rialzista in un grafico orario. Questo pattern di continuazione, se convalidato, dovrebbe riportare su la quotazione con proiezione della figura fino al massimo recente a 1,3140 nell’ambito di un contesto rialzista che può porsi l’1,3065 come target al rialzo. Una rottura di questo punto genererebbe un breakout rialzista in grado di portare il cambio ben al di sopra di 1,32. Supporti di breve si individuano invece a 1,3070 e 1,3030. Attenzione a spunti che potrebbero arrivare dal vertice europeo di Bruxelles di oggi e domani.

UsdJpy

Molto bello il break rialzista del cambio che si è portato perfettamente sulla resistenza che commentiamo da qualche giorno a 79,15 e che è tornato a rispettare la correlazione di medio termine che lo vede rialzista sulle vendite generalizzate di dollari contro le altre valute tranne proprio che contro lo yen. Uno scenario verosimile potrebbe riguardare un pullback sull’area di supporto di breve delimitata da 78,90 e 79 in grado di far proseguire il rialzo fino all’ambizioso target di 79,66. Sotto il 78,80 ci riporteremmo invece in uno scenario rivolto ai supporti a 78,50 e 78 figura.

EurJpy

Estremamente interessante il prezzo di questo cross che proprio nel momento in cui scriviamo sta testando l’importante resistenza statica a quota 103,75, generato dal breakout della media a 200 periodi sul grafico daily e dalla rottura del triangolo a 102,10. Il superamento del livello prima evidenziato lascerebbe ipotizzare un approdo a 104,50 laddove c’è il passaggio dell’importantissima trendline ribassista che da un anno e mezzo insiste sul grafico. 103 figura il primi supporto, invece, degno di nota.

GbpUsd

Più accentuato che sull’eurodollaro è stato qui il movimento correttivo che va consolidandosi sul supporto di breve a 1,6130. Restiamo tuttavia nell’ambito di un canale rialzista invalidabile solo su rottura dei supporti statici a 1,6110 e 1,6070. 1,6175 rappresenta il primo obiettivo rialzista su acquisti generalizzati di rischio.

AudUsd

Continua il movimento rialzista in atto sull’aussie, che ha ben reagito ai dati cinesi correggendo molto meno di altri cambi orientati al rialzo. E’ stato estremente tecnico il movimento di ascesa giustificato dalla divergenza rialzista sul grafico giornaliero, ancora in atto, e soprattutto dal superamento dalla fascia di resistenza rappresentato dapprima dalle medie a 21 e a 100 periodi e poi da quella a 200 sul medesimo timeframe, con contestuale break del livello statico a 1,0330. I target possibili divengono ora l’1,0410 e 1,0450 in estensione. Il ritracciamento potrebbe riguardare proprio l’area prima descritta con primo punto a 1,0350.

XauUsd

Potremmo copiare ed incollare l’analisi fatta ieri sul metallo giallo dal momento che ieri è rimasto praticamente fermo e gravitante attorno a 1750. La rottura a rialzo di in 1,742.50, oltre il quale sarebbe lo scenario ribassista si è arrestato stata determinante per il raggiungimento dei target in area 1,750.00/1,752.50. Per assistere ad una continuazione della ripresa dobbiamo superare l’area di 1,755.00, altrimenti potremmo assistere a ritorni verso 1,743.00 con estensioni a 1735 e 1725 al ribasso.

USOil

Ancora forti resistenze sotto 93.00 per il WTI che ora si trova in fase di lateralità da poter quasi considerare flat compresa tra da valutare tra 92.30 e 91,90. L’area di supporto è ora descritta dal passaggio delle medie sul grafico orario a 91,75, banda inferiore di Bollinger, mentre quella di resistenza è individuata dal livello di 92,15.

Ger30

Il livello attuale di 7410 è un ottimo punto di resistenza che, se superato, potrebbe portarci a 7450. Movimento discesista importante potrebbe avvenire invece sul breakout dei minimi a 7370.

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