Economia

Mercati: dieci catastrofi annunciate, nessuna pervenuta

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NEW YORK (WSI) – Le sciagure incombenti sul mercato, che non fanno dormire sonni tranquilli a investitori e operatori del mercato sembrano, almeno finora, non aver avuto nessuna conseguenza drammatica come preannunciato. Le analizza nel dettaglio Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos, nella sua consueta newsletter settimanale Il Rosso e il Nero.

Fugnoli passa in rassegna i rischi geopolitici, che hanno creato tensioni nelle ultime settimane, ma anche il petrolio, la Cina, la paura dei fallimenti, l’ondata di chiusure forzate di fondi high yield. E ancora, utili in contrazione, banche, recessione del settore manifatturiero, tassi negativi in America e, infine, l’oro.

Prendendo come metafora il giallo di Agatha Christie, I dieci piccoli Indiani, Fugnoli sottolinea che, mentre nel romanzo,

“la polizia ritrova i corpi di tutte e dieci le vittime. Nel nostro caso alcuni dei dieci piccoli indiani risultano al momento dispersi. Alcuni di loro potrebbero essersi nascosti nelle grotte dell’isola, pronti a rientrare di nuovo in gioco nel corso di questo 2016 che si preannuncia animato e ricco di colpi di scena.

Al momento, però, i contadini lunghi stanno inseguendo con i forconi i nomadi short che hanno fatto tutte le incursioni che volevano nelle scorse settimane. La ritirata degli short è precipitosa perché all’improvviso tutti i dieci fattori che abbiamo elencato sembrano avere cambiato di segno.

Ci aspettiamo quindi altri recuperi in overshooting. Non ci sono solo gli short da incalzare coi forconi ma anche i nuovi sottopesati, quelli che hanno venduto troppo nelle scorse settimane per paura del peggio e che ora si scoprono troppo leggeri. E si sa che, in questi casi, non si fanno prigionieri.

Il rialzo, a un certo punto, sarà vittima del suo successo perché la Fed, vedendo i mercati di nuovo in salute, ritirerà fuori dal cassetto il suo programma di rialzo dei tassi. Poiché però lo shock delle scorse settimane è ancora fresco, è possibile che la Fed salti il rialzo di marzo e aspetti giugno. In questo caso gli short si troveranno a dovere restituire gran parte del bottino che hanno accumulato nelle recenti razzie”.

Fonte: Il Rosso e il Nero (Kairos)