Mediobanca si prepara a possibili rivolgimenti tra i suoi azionisti non bancari. Cambia infatti il patto di sindacato di Via Filodrammatici, che permetterà in caso di “combinazione societaria” tra i soci del cosiddetto gruppo B di innalzare la partecipazione nell’istituto mantenuta all’interno dell’accordo fino al 5% del capitale.
Il primo effetto della nuova regolamentazione è consentire ai Gruppi Pesenti e Lazard di sforare il livello del 2%, cosa già accaduta a causa della fusione di Promotex che li ha fatti salire rispettivamente al 2,468 e 2,005%. Ma, anche in futuro, la nuova clausola renderà più elastica l’appartenenza all’accordo tra i soci.
In ipotesi, se andasse in porto un’aggregazione tra Fondiaria e Sai, di cui il mercato spesso torna a discutere, la nuova entità potrebbe tranquillamente mantenere nel patto il 4% circa che verrebbe a possedere.
Unico vincolo è che la quota complessivamente detenuta da quelli che prima delle privatizzazioni delle ex Bin erano definiti “i soci privati” di Mediobanca rimanga la stessa delle tre banche, Unicredit, Bancaroma e Comit.
Livello che è stato di recente leggermente aumentato rispetto al 25% per ciascuno dei due gruppi, per portarlo strettamente sopra il 50%: attualmente è del 25,271% a testa, per un totale del 50,542% del capitale dell’istituto di credito raccolto nel patto.
Con le comunicazioni di oggi infine fa il suo ingresso ufficiale nell’accordo l’Euralux, socio di Mediobanca nel patto sulle Generali, che unisce il suo minuscolo 0,074% all’1,931% della La France. La Commerzbank invece risulta salita all’1,36%.