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Mediaset: Berlusconi e figlio a giudizio

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Roma – Reati di evasione fiscale e violazione di norme tributarie. Per queste accuse la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex premier Silvio Berlusconi e di altre 11 persone per presunte irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi. Il procuratore reggente Giancarlo Capaldo, l’aggiunto Pierfilippo Laviani e il pm Barbara Sargenti hanno firmato l’atto con cui hanno chiesto il processo, tra gli altri, anche per il figlio di Berlusconi, Pier Silvio.

L’inchiesta fu inviata nella Capitale dai pubblici ministeri milanesi. Complessivamente, secondo quanto ricostruito dai clienti, la frode fiscale ammonterebbe a circa 10 milioni di euro. Sul procedimento, comunque, incombe il rischio della prescrizione.

Gli accertamenti a Roma sono stati trasmessi in forza al trasferimento nella Capitale della sede sociale di Rti (una delle società coinvolte). La prescrizione arriverebbe perché i fatti contestati si riferiscono alla compravendita di diritti tv contabilizzati nel 2004. Nell’aprile del 2013, invece, cadranno in prescrizione le dichiarazioni dei
redditi del gruppo di Cologno Monzese presentate nel 2005.

Oltre a Silvio Berlusconi ed al figlio il pm Sargenti chiede il rinvio a giudizio del produttore tv americano Frank Agrama, dei manager Pasquale Cannatelli, Andrea Goretti, Gabriella Ballabio, Daniele Lorenzano, Giorgio Dal Negro, Roberto Pace e Guido Barbieri, nonchè degli affaristi cinesi Paddy Chan e Catherine Hsu Chun.

I magistrati ritengono che siano stati ‘gonfiati’ i prezzi dei diritti acquistati presso alcune importanti major statunitensi. La sovrafatturazione avrebbe consentito ad Rti e Mediatrade di detrarre fiscalmente cifre superiori a quelle effettivamente sborsate.

Secondo quanto si è appreso il pm Sargenti e l’aggiunto Laviani hanno allegato agli atti dell’inchiesta anche le motivazioni della sentenza emessa dal gup di Milano, il ricorso in Cassazione; le dichiarazioni testimoniali del produttore Silvio Sardi e quelle di Giancarlo Leone.