Economia

Malta: conti bloccati per i clienti di EMoney, coinvolti 3mila italiani

E’ caos totale per i clienti di un noto istituto di moneta elettronica con sede a Malta che da diverse settimane ha bloccato l’accesso ai conti.  Tra le “vittime”, secondo quanto riporta Affari Italiani, ci sarebbero anche circa 3mila correntisti italiani.

La società è la Emoney che avrebbe comunicato ai clienti di aver interrotto i trasferimenti Sepa – un sistema per trasferire fondi tra conti  bancari europei – e non sapeva quando sarebbe stata in grado di offrire il servizio in futuro.

Nel dettaglio si segnala la cessazione dei servizi Swift e sospensione dei servizi Mastercard, Massive Payment, Assegni Elettronici, Vanity Iban, virtual Iban, il Progetto General Worker Union, progetti White Label, progetti di CashBack, collaborazioni con enti governativi e app per cellulare.

EMoney: cosa sta succedendo

Tre anni fa, la società è stata multata per 360.000 euro dalla Financial Intelligence Analysis Unit (FIAU) per una serie di violazioni dell’antiriciclaggio riguardanti clienti coinvolti nella vendita di passaporti, criptovalute e con potenziali legami con la criminalità organizzata.

In una successiva risposta inviata via e-mail che rispondeva solo alle domande sui depositi in contanti, la società ha dichiarato che il servizio è stato “interrotto dal nuovo consiglio di amministrazione che ha preso il controllo delle operazioni della società circa un mese fa”. La società ha dichiarato che “con tutto il rispetto per tutti i clienti”, i depositi in contanti erano un “servizio di nicchia molto limitato, utilizzato da una manciata di clienti nel 2024 per un fatturato trascurabile”.

Emoney ha affermato che i nuovi amministratori ritengono che la società “debba concentrarsi su soluzioni innovative piuttosto che sulla gestione del contante”. Di conseguenza, non c’era “nessun problema da risolvere, questo servizio non rientra più tra i servizi che la società offrirà ai suoi clienti in futuro”.

I correntisti lamentano: “situazione preoccupante”

Molte le testimonianza raccolte da Times of Malta tra cui di chi, nonostante le ripetute e-mail inviate all’azienda, non hanno ancora ricevuto ulteriori informazioni. C’è chi ha lamentato di non essere riuscito ad accedere ai suo fondi di circa 13.000 euro per cinque giorni, aggiungendo che, pur comprendendo che i problemi informatici possono verificarsi, “il fatto che non si risponda alle e-mail è preoccupante”.

Spiegando i problemi di accesso, ha detto che ai titolari dei conti veniva chiesto il loro “codice utente” (numero di conto) e un codice di autenticazione fornito via SMS. “Non capisco come possano bloccare i conti, è una cosa inaudita”, ha detto un’altra persona. “Non è professionale come ci si aspetterebbe da una banca”. Un altro correntista ha detto di aver inviato e-mail alla società “continuamente”, ma di non essere riuscito ad accedere al suo conto per tre giorni.

La difesa di EMoney

A causare le difficoltà tecniche, ha sostenuto un portavoce, un cambio di gestione. “Sfortunatamente, anche il precedente management non è stato collaborativo nel fornire i dati dei clienti, il che ha contribuito a ulteriori ritardi nel rilascio dei fondi per alcuni clienti”, ha dichiarato il portavoce che ha aggiunto che Emoney ha chiesto ai clienti di fornire informazioni KYC (“know your customer”) aggiornate e che “sta lavorando per sbloccare i fondi a diversi clienti che hanno completato i documenti di due diligence KYC aggiornati”.

Il portavoce ha definito la richiesta “un passo necessario per rispettare i requisiti normativi e per garantire la sicurezza e la legittimità di tutti i conti”.
Descrivendo la situazione come “delicata e complessa”, il portavoce ha affermato che la società “sta lavorando 24 ore su 24 per risolvere tutte le questioni in sospeso” e che si rammarica profondamente per gli eventuali disagi.