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Malta approverà il primo quadro giuridico su criptovalute e blockchain

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Nella giornata di ieri martedì 26 giugno il Parlamento maltese ha approvato la seconda lettura dei tre disegni di legge relativi alle criptovalute e all’industria della blockchain, che andranno a formare il primo quadro normativo al mondo specificatamente designato per questo settore.

A dare un’anteprima ci aveva pensato in mattinata il sottosegretario per l’Economia digitale, Silvio Schembri, in occasione del suo discorso di apertura alla conferenza Cryptocurrency Consideration for Management del Malta Institute of Management. La sera quindi è arrivata l’ufficialità del voto unanime al Parlamento di Valletta.

Per concludere l’iter legislativo dell’Innovative Technology Arrangements and Services Bill resta da validare la terza lettura, oltre alla firma della presidente della Repubblica di Malta, Marie-Louise Coleiro Preca, ma a questo punto sembra proprio che saranno formalità che verranno sbrigate rapidamente.

Le tre proposte che hanno ricevuto l’ok del Parlamento sono il Virtual Financial Assets Act (VFA), che disciplina la regolamentazione delle ICO, la legge che istituisce l’Autorità Maltese per l’Innovazione Digitale (MDIA), un organo che presiederà allo sviluppo e alla vigilanza delle aziende che si basano sulla blockchain, e l’Innovative Technology Arrangements and Services Act, che fa da base alle prime due leggi e riguarda la regolamentazione degli accordi in materia di tecnologie innovative designate.

Non stupisce che la notizia sia stata salutata con favore da diversi addetti ai lavori.

“Malta è oggi ufficialmente il primo paese al mondo a regolamentare l’ecosfera DLT da un punto di vista finanziario, giuridico e tecnico”, scrive Jonathan Galea, managing director della società di consulenza Blockchain Advisory Limited.

“Questo aiuterà a costruire le nostre iniziative per tokenizzare gli gli e-sport e le squadre sportive”, dice Alexandre Dreyfus, ceo di ChiliZ, una piattaforma di voto che dà ai tifosi il potere di gestire collettivamente le loro squadre preferite.

“Il raggiungimento di un traguardo simile è la conferma che Malta è un passo avanti per quanto riguarda l’apertura alle realtà emergenti del fintech”, commenta Anatoliy Knyazev di Exante, broker responsabile del primo fondo di investimento in bitcoin al mondo.

“Nella giornata di oggi, alla presenza del Presidente della repubblica maltese, Stasis effettuerà la prima transazione con EURS la stable-coin sostenuta dall’Euro. L’annuncio dell’onorevole Schembri non poteva arrivare in un momento migliore”, dichiara il Ceo e fondatore di Stasis, Gregory Klumov.

E un re-tweet dello stesso Schembri, che dei tre disegni di legge è il promotore, fa persino pensare a un possibile futuro coinvolgimento di Ripple, la terza criptovaluta al mondo per capitalizzazione di mercato.
Da tempo è nota l’ambizione di Malta di diventare una “Blockchain Island”, la terra di elezione per tutte le società e gli investitori interessati a trovare una giurisdizione favorevole al business legato alle criptovalute o alla blockchain.

Dall’inizio dell’anno diverse aziende leader in questo campo hanno annunciato la loro scelta di approdare sull’isola nel Mediterraneo. Alcune delle realtà di spicco di questa “invasione” rispondono ai nomi di Binance e OKEx, due dei maggiori exchange al mondo, Tron, la società dietro l’undicesima criptovaluta più capitalizzata, e Neufund, piattaforma che permette alle startup di tokenizzare parte del loro capitale.