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Livelli tecnici per l’euro e l’indice tedesco Dax

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*Questo documento e’ stato preparato da FXCM Forex Capital Markets. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

Legnano – In quello che dal punto di vista dei market mover sembra profilarsi un giorno avaro di sorprese, senza alcun dubbio l’attenzione degli investitori saranno tutti puntati sulla Grecia. Oggi, infatti, i ministri dell’Eurozona potrebbero trovare un’intesa al vertice di Bruxelles per dare il via libera ad una nuova tranche di aiuti alla Grecia di almeno 31,2 miliardi di euro (se non 44 come trapelato attraverso Reuters la settimana scorsa).

Tuttavia il dibattito in seno ai diversi Paesi ed Organi che dovranno decidere in merito appare tuttora controverso e ricco di posizioni non di certo univoche. La Banca Centrale Europea ed il Fondo Monetario Internazionale avrebbero infatti paventato la possibilità di un drastico taglio del debito Greco, dal momento che dall’attuale livello del 170% del rapporto con il Pil appare sempre meno raggiungibile il target che ne vorrebbe una riduzione al 120% entro il 2020.

La Troika sembrerebbe infatti aver consultato i Paesi creditori affinchè questi rinuncino ad almeno metà del loro credito, visto che la strada verso la risoluzione del problema appare sempre più ripida e che le soluzioni finora intraprese sono state tardive e controproducenti, oltre che foriere di sofferenze e tensioni sociali nel paese ellenico.

Ad ogni modo il tema del taglio del debito non sarà nell’agenda dell’imminente Ecofin, dove invece si discuterà dello stacco dell’assegno degli aiuti che comunque verrà poi discusso dai parlamenti nazionali nei tempi più rapidi possibili.

Intanto sempre sul fronte europeo, un’altra minaccia alla stabilità dell’Eurozona sembra poter essere scongiurata e ci riferiamo alle elezioni in Catalogna, Spagna. Il partito per l’indipendenza della regione e notoriamente antieuropeista resta infatti maggioritario nella regione ma con una perdita relativa dei seggi che ne comprometterebbe i propositi secessionisti.

Si delinea un quadro per il quale i recenti movimenti al rialzo dell’Eurodollaro potrebbero permanere, a maggior ragione laddove dovesse giungere una notizia positiva per quello che riguarda la Grecia (attesa per le 12,30 ore italiane) solo in parte scontata dal mercato.

La soglia psicologica di 1,30 sarebbe così a portata di mano nell’ambito di quella che potrebbe profilarsi un’altra giornata positiva per il rischio, con azionario vicino a resistenze importanti che, se superate, potrebbero farne il market driver in grado di spingere le quotazioni all’insù anche sul valutario.

EurUsd

Come scrivevamo venerdì scorso il mercato possiede ora la percezione di un euro che può ancora essere sostenuto al rialzo e perciò provare a spingere i prezzi insù con l’ambizioso obiettivo di 1,30, ancor più probabile se dovesse arrivare la notizia auspicata dall’Ecofin.

La partenza della settimana sembra essere di correzione, descritta dalla flag rialzista. La price action sta infatti testando con molta precisione la media a 21 dalla quale potrebbe ripartire per arrivare alla soglia psicologica di 1,30 e alla resistenza statica posta a 1,3020. 1,2880 invece il primo supporto rilevante, possibile sul fallimento dell’attuale pullback.

UsdJpy

Ancora in correzione il cambio dopo il rally delle scorse settimane, pesantemente liquidato sulle prese di profitto concomitanti al raggiungimento delle resistenze in area 83/82,50 (zona di scadenze opzioni). Sul grafico a 4 ore la media a 21 periodi potrebbe essere rivelatrice dell’imminente andamento dei prezzi. Finora infatti si è comportata ottimamente nella fase di trend e durante i ritracciamenti che quasi mai l’hanno sfiorata, a conferma del momentum sottostante al movimento bullish. Dopo il primo test di venerdì scorso, vi sono ora dei tentativi di rottura al ribasso che se confermata ci porterebbero al primo supporto a 81,80. Sopra 82,40 tornerebbero tutti i segnali rialzisti.

EurJpy

La situazione dell’euroyen è, come detto la settimana scorsa, diversa rispetto al cambio precedente. Mentre per il caso usd/jpy si ha un rapporto tra due valute fondamentalmente deboli nell’attuale contesto, in questo caso abbiamo una grande debolezza di yen a fronte però di una buona forza di euro. Straordinario infatti il breakout di 104,50 del martedì scorso che ha spinto la quotazione due figure oltre. Le liquidazioni delle posizioni short di yen hanno infatti solo in parte fatto correggere il cross che ha messo a segno solo una seduta negativa delle ultime 8. La divergenza ribassista sul grafico a 4 ore potrebbe condurci a 106, sotto il quale non vi sono supporti di rilievo fino a 104,55. Una tenuta proprio di 106 potrebbe invece essere supportava fino ai massimi recenti in area 106,80.

GbpUsd

Rotta la trendline ribassista in atto da metà settembre, il cambio si è portato con forza di nuovo sopra 1,60. Assistiamo ora ad una correzione ascrivibile al pattern di una potenziale flag rialzista ben visibile sia sul grafico a 4 ore che sul grafico orario. La realizzazione della figura potrebbe, al breakout di 1,6050, proiettare il prezzo in area 1,61. Il suo fallimento avvalorerebbe invece la divergenza ribassista del grafico a 4 ore fino a 1,5950.

AudUsd

Resta ancora controverso il quadro dell’aussie, da un lato supportato da un generalizzato contesto risk-on e dall’altro atraversato da una strutturale debolezza sia tecnica che di fondamentali. Il mancato raggiungimento dell’importante resistenza statica a 1,0480 potrebbe essere proprio testimone di quest’ultima, con il cambio che potrebbe violare il supporto di breve di 1,0440 fino a 1,0420. Spunti rialzisti solo al bullish breakout dell’attuale figura di congestione di breve del grafico a un’ora.

Ger30

Come accennavamo anche venerdì corso, è stata molto piacevole la dinamica di prezzo dell’indice tedesco che si è confermato molto tecnico attorno ai punti sensibili del mercato. Dopo il superamento dei vari 7120, 7200, 7260, l’indice si è arrestato proprio sul 7300 (soglia psicologica, ancor più importante sugli indici). La sua violazione condurebbe ad uno spazio piuttosto scevro di livelli tecnici di resistenza prima di 7410. 7260 il primo supporto.

Xau/usd

L’oro, nella sua doppia natura, è tornato ora fortemente correlato con il rischio e sembra poter scaricare il testa e spalle inverso ben visibile su un daily, con violazione della neckline che sarebbe definitiva proprio sopra 1750. 1760 il primo ostacolo al target ideale a 1790. Nel breve è tuttavia ottimale seguire anche il primo supporto in area 1740.

USOil

Fase non facile sul petrolio, da un punto di vista strettamente operativo. Molto precisa ora la trendline di supporto che accompagna la price action e che rafforza il supporto statico di 87,50. Al rialzo l’obiettivo è descritto dall’area delimitata da 89,30 e 89,90.

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