(9Colonne) – Roma, 13 feb – Sono 30mila, su 430mila in commercio, i titoli che ogni anno vengono tolti dal mercato e la tiratura media in poco più di venti anni (dagli Anni ‘80) è diminuita del 36,2% per le novità e del 41% per le ristampe. Forse ancor più significativo risulta il dato che vede nel 2005 il 20-21% dei titoli che entrano in libreria invenduti nei 12 mesi successivi, il 47% dei titoli venduto in una sola copia e il 18% in due copie. Per rispondere alla crisi di cui soffre l’editoria tradizionale, ben riassunta da queste cifre, la via del digitale sembra obbligata. Ne è convinta l’ Associazione Italiana Editori che ha creato un gruppo di lavoro ad hoc – cui aderiscono anche Xplor Italia e Asso.it – per coinvolgere i rappresentanti della filiera che concorre alla creazione del book on demand e dei prodotti editoriali digitali (fornitori di tecnologie, stampatori, editori e distributori). Oggi, spiegano all’Aie, la scelta del digitale per il mercato dell’editoria risulta la via privilegiata quando si prevedono tirature limitate e calibrate sulle esigenze degli autori e del mercato.
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