Società

Letta: “massone diligente, subalterno e servizievole”

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ROMA (WSI) – Enrico Letta, un individuo del tutto subalterno agli amici di merende del suo predecessore Fratello Monti.

Un individuo mediocre, opportunista e servizievole che non mancherà di genuflettersi non soltanto dinanzi alle sacre pantofole della curia vaticana per quel che riguarda il blocco ferreo di qualsivoglia evoluzione laica e liberale dell’ordinamento giuridico italiano in termini di nuovi diritti civili per chi ne sia privo o di revisione dei limiti clericali rispetto al finis vitae e alla libertà di ricerca e sperimentazione scientifica, ma che soprattutto saprà inchinarsi ai desiderata di Bruxelles, Francoforte e Berlino meglio del Massone Mario Monti, che almeno si rapportava a certi consessi massonici da pari a pari, come membro effettivo, mentre Enrico Letta è solo un Para-Massone, un diligente “ragazzo di bottega”, che ubbidisce senza discutere.

E non ci si lasci incantare dalla recente e fasulla dialettica polemica triangolare fra lo stesso Para-Massone Enrico Letta, il Massone conservatore Olli Rehn (l’ex calciatore finlandese catapultato in politica e assurto al rango di Commissario europeo per gli affari economici e monetari e Vicepresidente della Commissione europea) e il Massone reazionario Wolfgang Schäuble (potente Ministro delle finanze del governo Merkel).

Si tratta del solito gioco delle parti in stile “poliziotto buono-poliziotto cattivo”, che, stavolta, vede Letta Junior in veste di “poliziotto buono” che vorrebbe ri-discutere i termini delle politiche europee di austerity, Schäuble in veste di “poliziotto cattivo” che si oppone decisamente a una tale evenienza e anzi bacchetta Letta (per finta), mentre l’ineffabile Olli Rehn (fino all’altro ieri uno dei “falchi del rigore eurotecnocratico”) si mostra comprensivo e mediatore fra le parti, aprendo spiragli vaghi quanto inconcludenti verso un allentamento futuribile e generico dell’austerità, nel momento stesso in cui, però, ribadisce la credenza cieca nel paradigma fasullo che tale austerity ha concepito: la fede truffaldina nella necessità di demonizzare sempre e comunque il debito pubblico degli Stati e la loro potenziale spesa a deficit per rilanciare il sistema economico.

Una sonora presa in giro.

Una falsa spinta verso l’allentamento dell’Austerità (ma non si tratta di allentare alcunché, si tratta di mettere in discussione completamente un paradigma anti-keynesiano infondato scientificamente e disastroso e fallimentare alla prova dei fatti), quella di Letta, che, ricevendo una spinta uguale e contraria nel senso della conservazione e anzi della reazione a qualsivoglia cambio di strategia politico-economica, fatalmente si azzera, lasciando tutto così com’è, a parte le solite raccomandazioni della nonna (Olli Rehn) di coniugare rigore e crescita, formulazioni che non significano nulla e anzi che riposano su un evidente paralogismo della ragione.

D’altronde, Letta Junior era ed è il più “montiano” del PD, colui che più di ogni altro ha preteso un totale asservimento dei parlamentari piddini alle nefaste pretese del governo Monti, come l’approvazione del Pareggio di Bilancio costituzionale (che, ancora nell’estate del 2011, quell’anima morta e farisea di Pierluigi Bersani dipingeva come un ottuso impedimento alla facoltà di fare politica economica pubblica nell’ambito del sistema-Italia) e come l’approvazione del famigerato Fiscal Compact.

Con quale faccia di bronzo, ora, il Para-Massone Enrico Letta fa finta di voler mettere in discussione ciò che è stato approvato anche e soprattutto grazie ai suoi buoni servigi, resi ai Fratelli Reazionari e Contro-Iniziati che attualmente egemonizzano FMI, BCE e UE?

Cari cittadini italiani e cari operatori mediatici peninsulari sempre duri di comprendonio e dai lentissimi riflessi cerebrali (quando non si tratti di mala fede), sappiate che non c’è alcuna soluzione di continuità fra il passato governo Monti e il futuro governo Letta.

Anzi, mentre ormai era divenuto lampante il fallimento dell’accoppiata Napolitano-Monti nel risolvere la crisi (che si era ovviamente aggravata, come Noi avevamo vaticinato che sarebbe accaduto, quando tutti celebravano il Sire della Bocconi e il suo patrono quirinalizio, nei primi mesi del 2012), adesso ci vorranno altri mesi prima che sia patente il fallimento ancora più rovinoso (nel risolvere i problemi italo-europei) della coppia Napolitano-Letta.

E, tuttavia, dopo questa ennesima dimostrazione di inadeguatezza delle diagnosi e delle cure approntate in relazione alla crisi italiana ed europea (dimostrazione che diverrà palese di giorno in giorno, di settimana in settimana), finalmente personaggi come Giorgio Napolitano, Mario Monti, Enrico Letta & Compari – con tutti coloro che gli sono andati e ancora gli andranno dietro con vomitevole e acritico servilismo decerebrato – saranno nudi e senza più giustificazioni dinanzi all’opinione pubblica del Popolo Sovrano.

Un Popolo, si badi bene, cui non mancherà il supporto delle avanguardie massoniche progressiste nazionali e cosmopolite, come già accadde in Occidente nel 1776, nel 1789, nel 1820-21, nel 1830-31, nel 1848, nel 1870 e nei decenni successivi, sino alla sconfitta del nazi-fascismo (magnum opus di cenacoli massonici reazionari che avevano nel Gran Consiglio del Fascismo e nell’establishment finanziario e industriale nazista vicino a Hjalmar Schacht i propri referenti privilegiati in Europa) nel 1945 e alla fondamentale approvazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 10 dicembre 1948.

Da allora, i Fratelli progressisti si sono seduti colpevolmente sugli allori e i trionfi conseguiti, senza accorgersi per tempo che gli ambienti massonici reazionari e conservatori (per secoli minoritari e sempre sconfitti), convinti di avere il diritto-dovere di governare il popolo bue ed asino con rinnovato ed elitario pugno di ferro, nonché la facoltà di trasformare ovunque la democrazia in “democratura oligarchica”, hanno di molto accresciuto il loro potere e la loro influenza nell’ecumene planetaria, specie attraverso il controllo maggioritario di quelle società para-massoniche di cui “maggiordomi-cortigiani” come Enrico Letta ed altri politicanti europei sono figli legittimi e servizievoli.

Ma le conquiste ideologiche e politico-culturali di Massoni progressisti (ognuno in relazione al suo tempo) come Montesquieu, Diderot, D’Olbach, Voltaire, Condorcet, La Fayette, Washington, Franklin, Jefferson, Paine, M.Wollstonecraft, O. de Gouges, Garibaldi, Mazzini, de Miranda, San Martin, Bolivar, Martì, T. Roosevelt, Wilson, F.Delano Roosevelt, H. Truman, G. Marshall, J.M. Keynes, Eleanor Roosevelt e tantissimi altri di non minore spessore e calibro sono li a ricordarci che la Libera Muratoria democratica e libertaria ha accompagnato la trasformazione dei popoli occidentali da ammasso di sudditi in donne e uomini fieri del proprio status di cittadini e latori di precisi e universali diritti alla libertà, alla dignità, all’uguaglianza e al lavoro equamente retribuito.

Coloro che, oggi, stanno stuprando il diritto ad un presente e ad un futuro dignitoso di intere generazioni di greci, spagnoli, portoghesi, irlandesi, italiani, francesi, etc.; coloro che in Grecia hanno istituito un mattatoio sociale a cielo aperto; che in Spagna stanno smantellando ad una ad una le più normali conquiste del welfare; che in Francia hanno stoppato le potenzialità riformatrici infra-europee della presidenza Hollande con un mix di corruttive blandizie e minacce anche personali; che in Italia, dopo lo sciagurato governo Monti, propongono la formazione del governo del Para-Massone filo-montiano Enrico Letta, stiano in campana.

Costoro stiano molto in campana.

Anche le aristocrazie d’Ancien Régime danzavano leggiadre e incuranti sull’orlo dell’abisso; incuranti del privilegio odioso e dei soprusi in danno di milioni di aspiranti cittadini trattati come sudditi privi di ogni peso politico, sovranità e dignità personale.

Poi, però, i labari delle logge massoniche progressiste furono portati fuori dalle officine, il trinomio Libertà-Fratellanza-Uguaglianza uscì dal chiuso dei templi libero-muratori per animare le rivendicazioni di donne e uomini agguerriti, il canto della marsigliese scosse sin dalle fondamenta tutto il Vecchio Continente. In campana.

POST SCRIPTUM: A proposito di quanto titolava la redazione di Dagospia nel pezzo “Uomo di Letta e di Governo/3- Bilderberg, Arel, Aspen: a che serve la Massoneria quando ci sono i pensatoi?”, articolo per DAGOSPIA del 24 aprile 2013, occorre spiegare ai talvolta ingenui collaboratori di Roberto D’Agostino che la “forza d’urto” dei vari pensatoi lettiani come “TrecentoSessanta”, “Vedrò”, “Arel” è qualcosa di infinitamente modesto e ininfluente se messo a confronto con il network massonico e para-massonico.

Lo stesso Aspen Institute, specie nella sua cellula italiana, non può neanche essere considerato una società para-massonica, bensì solo un modesto contenitore di intelligenze e personalità pubbliche che, talvolta, singolarmente o in gruppo, vengono anche cooptate in seno a situazioni effettivamente para-massoniche o massoniche, per lo più in posizione ancillare e subalterna.

Altra cosa è il Bilderberg Group, effettivamente associazione para-massonica mondialista a guida massonica, ma in questo caso – come nel caso della Trilateral Commission – la condizione di Letta Junior è quella di un utile maggiordomo/capo-cameriere a disposizione, non certo quella di un influente membro di primo livello o di rango direttivo.

Dunque, cari amici di Dagospia, senza l’avallo di un certo back-ground massonico, Enrico Letta con i suoi think-tank “TrecentoSessanta”, “Arel” e “Vedrò” potrebbe al massimo organizzare una festa della birra e un torneo di subbuteo invitandovi un po’ di politici, accademici, giornalisti e industriali italiani che non hanno niente di meglio da fare nel week-end, non certo assurgere a delicati incarichi di governo e/o di rilevanza istituzionale in Italia e in Europa.

La Massoneria serve e anche molto, se si vuole essere incaricati di formare un nuovo governo da parte di Giorgio Napolitano, anch’egli molto sollecito e servizievole da decenni rispetto a certi potentati massonici euro-atlantici.

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Grande Oriente Democratico – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

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