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Le mine da disinnescare per tornare a crescere. Roubini ne conta 4

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New York – Niente sconti. Quando sembrava che l’economia globale si fosse rialzata ha iniziato a costeggiare una nuova fase di rallentamento. E adesso è tutto da rifare, o quasi. L’economista Nouriel Roubini torna a ribadire prudenza agli investitori, ricordando che la situazione sui mercati resta non semplice.

Sono almeno quattro i rischi che l’economia globale deve affrontare. Punto numero uno è la profonda recessione in cui è incappata l’Eurozona. E’ partita dagli stati della periferia, Grecia, Irlanda e Portogallo, per arrivare a lambire adesso anche i primi della classe, ossia la ricca Germania e la Francia.

In secondo luogo, sullo sfondo c’è la Cina. “Ormai – segnala l’esperto – il suo rallentamento economico non si può nascondere. La crescita delle esportazioni è in forte calo: è già un valore negativo nei confronti della Periferia d’Europa. Anche la dinamica delle importazioni è in flessione”. Terzo punto l’America. “Oltreoceano – ricorda Roubini – i dati sono stati a sorpresa incoraggianti, ma i pericoli sono dietro l’angolo. L’inasprimento fiscale aumenterà nel corso di quest’anno e del 2013, contribuendo ad innescare un rallentamento”.

Chiudono il cerchio infine i rischi geopolitici in Medio Oriente. “Sono decisamente in aumento, a causa della possibile risposta militare israeliana alle ambizioni nucleari dell’Iran. Anche se il rischio di un conflitto armato resta basso, in questi giorni stiamo assistendo a un’escalation di guerra nelle parole – conclude -.

“Mentre dietro le quinte è già in corso una guerra segreta di Israele e Stati Uniti contro l’Iran, che va di pari passo con il pericolo di attacchi terroristici contro diplomatici israeliani”.